Sono stato sul lungomare SUD di SBT ma tutti gli "chalet" (penso che con il termine intendiate quei ristorantini in riva al mare uno di seguito all'altro) erano tutti chiusi. Mia mamma si ricordava la storia di Chichibio e della gru e quindi eravamo ispirati dal ristorante di fronte alla capitaneria di porto. Tra lungomare sud e nord però c'è un'interruzione e, per avere conferma della destinazione, ci siamo fermati a chiedere indicazioni. Appena chiesto del porto ad un pasante, sulla quarantina, ci ha chiesto dove dovessimo andare esattamente, e noi abbiamo detto che, di fronte alla capitaeria ci hanno detto esistere un ristorante in cui si cucina pesce. Lui ci ha confermato ma ha chiesto che tipo di menù ci aspettavamo perchè Chichibio è buono, fa anche tanta cucina innovativa, ma la tradizione è un'altra. Il ragazzo sembrava preparato e mi sono fidato: si è offerto di accompagnarci al ristorane dove stava andando lui "La Caserma Guelfa" a Porto D'Ascoli. Anche lui era un ristoratore, proprietario della "Degusteria del Gigante". Ho mangiato in un ambiente bellissimo, sotto un portico con delle tende che ci riparavano dal sole e con un'aria fresca piacevolissima. Antipasto crudo e antipasto caldo (entrambi perchè il crudo mi è sembrato giusto un aperitivo), Linguine al battuto di rana pescatrice e scampi alla griglia che PARLAVANO, un sorbetto al limone, caffè. Il vino è un DOC della zona che inizia con la F ma non ricordo esattamente. Il conto 80 euro in due ma si è dimenticato di farci pagare il primo ... non so se un'escamotage per farci tornare ... Non è un'osteria alla "rutto libero" anzi, un posto dove si possono tranquillamente portare a pranzo i clienti importanti, ma erano anni che non mi alzavo da tavola sazio ma con la voglia di ricominciare tutto da capo.
I posti sono bellissimi, la qualità della vita, li, qui ce la sognamo. Mi sono quasi messo a piangere quando, sul lungomare, ho visto questo: