C'era una volta.....
C'era una volta un ragazzino quarantenne, forse un po viziato, alcune volte capriccioso, aveva sempre considerato la vita come un piatto succulento da gustare avidamente nonostante riservasse alla famiglia ed al lavoro serietà e concretezza che altri definivano incredibili.
Questo ragazzino aveva una passione, le moto... una passione vecchia di 30 anni, nata con la minimoto italjet da Cross, passata per la Vespa, Zundapp, Laverda, Morini, Buell, la R1, la R7, lo ZX10R, la Tuono, un paio di Ducati, il GS 1200, il K1200R, la R 1200S.
Il ragazzino era sempre irrequieto, comprava una moto e dopo nemmeno un anno già sentiva il bisogno di provare qualcosa di diverso, la sua curiosità non aveva limiti.
Voleva sapere se è vero che le Ducati "hanno un anima" ma sono sempre rotte, se le giappe sono veramente dei frullatori asettici, se le tedesche servono soltano ad andare a Capo Nord.
In molti lo accusavano di essere un fighetto, di non essere fedele, di non potersi fregiare del titolo di "DUCATISTA" di "GIAPPISTA" ed ora di " BIEMMEVUISTA" perchè spesso passava da una casa all'altra senza pensarci un secondo.
Lui un po si vergognava del fatto di non essere minimamente interessato ad andare a Capo Nord in moto, oppure di non conoscere a memoria tutti i parametri centralina, le release software aggiornate, i click di ciclistica o di essere a malapena in grado di cambiare l'olio.
Per lui le moto erano solamente dei eravigliosi mezzi meccanici, degli oggetti da possedere fino a quando un nuovo modello non gli avrebbe fatto passare l'innamoramento.
Però, appena possibile su questi oggetti ci saliva, con il sorriso sotto la visiera, con quella sensazione di libertà che lo riconciliava con il mondo rendendolo una persona migliore, magari per il giretto turistico a velocità "paesaggio" oppure per la tirata di un'ora in appennino a medie da arresto e fino a poco tempo fa con intere giornate pista per anni......
Senza preclusioni, senza pregiudizi ma soprattutto senza avere paura o peggio biasimare criticando coloro che la pensavano diversamente, quelli con la tuta troppo nuova, la saponetta troppo vergine, la passeggera vestita troppo uguale al pilota, la gomma troppo consumata in centro, quello con più manico od il neofita al battesimo della pista.
Sempre con il rispetto di tutti, consapevole che UNA PASSIONE lo accumunava a loro, così diversi ma in fondo così simili....
