Quindici giorni fa appuntamento da un collega alle 13.30. Dobbiamo partire alle 14.00 per andare a Cremona, usiamo la sua macchina, quindi decido di andare da lui in moto. Giacchetta, cravatta e scarpa con suolina in cuoio. Arrivo di fronte al condominio dove ha lo studio. Vedo un bellissimo posteggio di fianco ad una ringhiera. Vado. Spengo il motore, sento che suona il telefonino, lo tiro fuori dal taschino della giacca e apro il casco. Rispondo, ho tutti e due i piedi appoggiati a terra (la moto sembra che me l'abbiano fatto su misura !). Parlo. A un certo momento mi distraggo, c'è stato il terremoto, ho perso conoscenza.....'cazzo ne sò, comunque sia come sia la moto comincia a inclinarsi a sinistra, cerco di tenerla su, non ci riesco, lancio via il telefonino e mi aggrappo alla ringhiera. Okay, la situazione è questa: ho fra le gambe un GS di ferro inclinato di 50°, sono aggrappato con entrambe le mani ad una ringhiera di ferro, vestito come un cretino e circondato da palazzi per uffici pieni di gente curiosa che non sa cosa darebbe per un qualunque diversivo. Panico. Cosa faccio? Dopo vari tentativi di rimetterla dritta solo lavorando di schiena mi rendo conto che devo tentare qualcos'altro. Bene, comincio piano piano a spostare una mano dopo l'altra verso l'alto tirandomi su aggrappato alla ringhiera. Avete presente Willy Coyote che cerca di tirarsi su da un precipizio mentre è aggrappato alla parete di roccia con le unghie ? Ecco. Nel frattempo, causa movimenti panicati, si richiude il casco e non vedo più un tubo. Porc...., poi no, decido che vista la situazione, bestemmiare non è una buona idea. Qualche minuto di sforzi e finalmente sono di nuovo dritto. Cavalletto, moto al sicuro e, adesso sì, bestemmia degna del primo premio al campionato turco. Appare il mio collega che mi dice: "ho visto tutto. Vuoi vendermela ? Ti dò la metà del valore commerciale." Non gliel'ho venduta. Ancora.
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