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Originariamente inviata da Kilimanjaro
Vedi, la soluzione io la vedo quì. - Tieni presente che chi fa selezione psicoattitudinale in una società di selezione è un professionista del settore, anche nonostante l'età.
- Nella seconda parte del post sopra, sei tu che valuti le capacità di chi sta valutandoti. Chi ti colloquia se ne accorge. Evidentemente nel linguaggio non verbale (postura, atteggiamento, mimica facciale e tutto ciò che un professionista sa leggere in chi ha davanti) dai segnali molto forti che vengono letti in un certo modo.
Scusa la franchezza, ma ho ritenuto di darti qualche piccola indicazione di quella che è la mia chiave di lettura.
Lamps!
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...hai un aproccio molto gentile ed educato, volevo dunque precisare quello che intendo qunado dico di "non essere d'accordo" con te.
E' vero che in fase di selezione i valutatori valutano anche "....nel linguaggio non verbale (postura, atteggiamento, mimica facciale e tutto ciò che un professionista sa leggere in chi ha davanti) dai segnali molto forti che vengono letti in un certo modo."
Ma, pero', accidenti, non e' solo l'azienda che seleziona a dare una opportunità al potenziale neoassunto....
Non credi che valga anche il contrario? manifestare la propria personalita' con domande potrebbe non voler essere "valutare il valutatore" ma, magari, valutare l'azienda che sta facendo selezione!.
Pensa ai tanti scartati dalle selezioni del personale delle aziende come Cirio, Parmala, Fiat dei vecchi tempi eccetera (per citare le grandi, ma c'e' anche l'IBM che e' arrivata sull'orlo dle fallimento qui in italia tempo fa...) come si saranno sentiti dopo le prestazioni prodotte dal managment delle medesime?
Nn credi, caro Kilimanjaro, che adottando un atteggiamento "supino" durante la selezione magari ti assumono pure, ma poi ti trovi in una azienda di ..m..da?
oh, e' solo una opinione...