Mickdoo, sono pochi i motociclisti che conosco come si deve trattare un casco. Molti pensano che il casco, dovendo proteggere dagli urti, sia molto robusto e....infrangibile. Ho visto gente sedersi sul casco, oppure dopo una caduta dal sellino lamentarsi perchè si era danneggiato. Invece il casco deve essere trattato con cura in quanto anche i piccoli urti possono danneggiarlo. Sarebbe buona norma dopo un urto sentire il produttore per un controllo. Una caduta dallo specchietto può sembrare poca cosa, ma pensiamo che stiamo facendo cadere un peso di circa kg.1,5 da un metro. Se vi sembra poco....metteteci un piede sotto. Il dolore che sentite vi farà comprendere che l'energia sprigionata dalla caduta non è poca e se pensiamo che la stessa viene completamente assorbita dal casco possiamo anche comprendere che lo stesso si danneggi.
Mambo : che i componenti del casco non abbiano memoria significa che dopo un urto non ritornano allo stato iniziale, ma restano danneggiati. Basti pensare alla calotta interna in polistirolo. Se subisce un urto si schiaccia e non ritorna allo spessore originale. Quindi in quel punto la capacità di assorbimento di un eventuale urto sarà pochissima. Con il passare degli anni il polistirolo interno non si sgonfia, ma al contrario col tempo si può indurire e quindi assorbirebbe poca energia. La calotta esterna in vetroresina invece non subisce mai mutamenti nemmeno a causa dei raggi del sole o dei lavaggi. Quelli possono danneggiare una calotta in materiale plastico, ma non una calotta in fibra.
Come ho scritto prima i limiti di un casco (secondo il mio modesto parere) sono di circa 5 anni per un casco in plastica e di circa 10 per uno in fibra (sempre che non abbiano subito NESSUN urto).
Allo stato attuale la tecnoligia legata ai caschi protettivi ha questi limiti. Lo studio per migliorare la sicurezza riguarda proprio la calotta interna in polistirolo (quella esterna in vetroresina rinforzata con keval è carbonio è già ottima) e riguarda proprio la "memoria". In caso di caduta un casco, anche se ottimo, protegge al primo impatto, ma se la caduta prosegue ed avviene un secondo impatto? Bisognerebbe trovare un materiale che assorbe l'urto come il polistirolo (o magari meglio ancora) ma che sia anche un po elastico e quindi dopo l'urto ritorni allo spessore iniziale. Sono stati provato moltissimi tipi di materiali plastici e gommosi (addirittura sono state fatte prove con calotte in sughero), ma la capacità di assorbimento non è mai risultata sufficiente. Gli studi comunque continuano......
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