Io sono stato in Iran per lavoro lo scorso settembre. Atterrato a Teheran, poi volo interno verso Tabriz (nord ovest, circa 200km dal confine turco) e poi ancora 2 ore di macchina verso sud in una cittadina che si chiama Maragheh.
Sono partito dall'italia con mille remore e pregiudizi verso un paese chiaramente diverso dal nostro. Una volta la ho dovuto cambiare idea su certe cose.
Sono stato ospite del mio cliente in una casa messa a disposizione da lui. Tutte le persone con cui ho avuto a che fare sono state gentilissime e molto disponibili. Sono stato più a stretto contatto con persone che hanno vissuto e studiato parecchi anni in paesi occidentali (principalmente USA e Canada) quindi con una mentalità decisamente diversa da un iraniano che ha sempre vissuto nel suo paese. Ma anche da queste persone ho sempre percepito molta disponibilità e apertura verso noi stranieri. Ho avuto modo di vedere il paese da "dentro" e ho notato sia realtà completamente diverse da noi, ad esempio in una città di 100.000 abitanti i negozi nel centro (dal fruttivendolo al mobiliere) non sono altro che un mucchio di merce buttata sul marciapiede, sia molto simili, ad esempio la massa di giovani che entra all'università alla mattina.
Teheran è molto occidentalizzata. Nel centro città le donne sono vestite come a New York o Milano. Appena fuori si ritorna al burka nero.
Rimane comunque un paese per intenderci dove se ti beccano ad assumere alcool, a rubare o se provochi un incidente mortale ti danno delle frustate...
Non ho mai percepito un clima di tensione sociale sia interno sia verso stranieri.
Sto programmando una altro viaggio sempre per lavoro per agosto, ho già inoltrato i documenti all'ambasciata a Milano. Il ministero degli esteri non ha dato nessun warning particolare. Mi hanno consigliato di segnalare, una volta arrivato in Iran, alla nostra ambasciata i miei spostamenti e i recapiti telefonici per sicurezza.
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