[280eoltre]

Io, che vivo e giro in moto in luoghi molto frequentati come il Lago di garda e vari passi montani...e perciò "a rischio" dico che con la giusta prudenza, stando all'occhio al traffico incolonnato, agli incroci...alle curve cieche, agli ingarellamenti furiosi, i pericoli si riducono drasticamente.
Girando con I randagi...per stare con chi cammina di più, un paio di volte sono arrivato largo in curva in montagna...ho corretto ed evitato lo scontro con chi sopraggiungeva.
Ma questo era un mio errore che potevo evitare e che devo evitare....e questo è il punto, alla mia età (45 anni), con un figlio, ci penso e la paura mi funge da zavorra di sicurezza...per altri non è cosi.
Poi, la sfiga ci vede...e quello che temo di più non è dove io posso "farci" qualcosa..è per esempio lo scoppio di un pneumatico in autostrada o in pista quando cammini. Ma anche qui, basta fare controlli...sapere cosa usi e come.
Io non mi sgratto le palle, non mi spavento delle cifre da guerra...ne prendo atto e so che se riduco i rischi dove dipende da me, abbasso le possibilià negative di molto e relego al destino la sfortuna.
E si che non vado pianino...ma la moto non la mollo!!!
Basta con la tristezza...andare in moto è fare una cosa che oramai è diventata pericolosa. Lo si sà...Punto.
E basta anche con le statistiche...