La prima cosa che salta all’occhio guardando una mappa del Sudafrica è la vastità del territorio nazionale… da Ct fino al Mozambico la diagonale si aggira sui 1800 km, mentre la retta nord sud arriva quasi ai 1500.
La seconda sono i km. infiniti di coste da un oceano all’altro sovrastati da una catena montuosa che corre da ovest ad est spaccando quasi in 2 il paese.
La terza è quel grosso bubbone verso est, un foruncolo gigantesco schizzato fuori dal resto della crosta terrestre sotto la spinta di due pollici enormi. Il Sani Pass sta lì a indicare, poco sotto la parte più alta, il punto d’entrata o di uscita del magma fetido e purulento che lo riempie.
Ecco voglio arrivare lì… cavalcando le montagne, passando per il Karoo (deserto del cui nome la Metzeler si è appropriata da quasi 20 anni per metterlo sulle sue gomme da fuoristrada), lambire le coste.
Buttato a grandi linee l’itinerario, ho chiesto consiglio ad Harold della Desert Fox su percorsi in fuoristrada da fare con un bicilindrico. Chi meglio di un motociclista sudafricano che produce attrezzature per viaggi in fuoristrada potevo scegliere? Mi ha dato 4/5 nomi… li ho raccordarti al meglio lungo il CAP 90.
Da Cap Agulhas fino a Swellendam il Western Cape non è altro che un’enorme zona collinare intensamente coltivata, in piccola parte a vite e per il resto a colture intensive.
80 km a ridosso delle montagne lungo la N2 e poi a Riversdale punto verso nord per svalicare. Come abbandoni le strade principali si aprono sterrate infinite e velocissime, che diventano solo un pochino più impegnative a ridosso dei passi.
100 km nella polvere e a metà pomeriggio sono nel Piccolo Karoo, incastonato tra le catene dello Swartberg e del Langeberg . Oudtshoorn ne è il capoluogo e per sera sono sicuro potrò farmi un filetto di struzzo ai ferri.