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Vecchio 18-05-2006, 00:43   #17
Guanaco
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Beh, tra una cavolata e l'altra di KLT questo 3ead ha sortito cose interessanti. Non per difendere KLT, che da solo sbraita abbastanza, ma bisogna ammettere che qualcosa l'iniziativa del privato può fare. Su questo non credo che KLT abbia del tutto torto. Ma vorrei spiegarmi meglio...

Certo, i pannelli fotovoltaici non sono convenienti. Considerando il loro elevato prezzo, l'impianto che richiedono (non finisce tutto ai pannelli), la manutenzione, l'eventuale sovvenzione pubblica (credo della regione) e l'energia solare convertita, il bilancio economico resta tendenzialmente negativo. Bisogna avere davvero molto sole e per tutto l'anno per trarne qualche lieve beneficio. Questi sono i conteggi che io conosco; e parlo di consuntivi, non dei preventivi che vi fanno i venditori di queste attrezzature. Senza contare che il pannello non può sostituirsi alla fornitura elettrica pubblica, al massimo la può affiancare.

Un dato: della bolletta ENEL una parte dovrebbe andare per la ricerca in fonti rinnovabili, ma in realtà la compagnia se la beve e se ne sbatte, un fatto noto. Come mai? Perché ad ENEL non conviene affatto fare quegli investimenti. Se non conviene a ENEL, figuriamoci al piccolo privato che si piazza i pannelli sul tetto. Per altri versi, ENEL ha subito capito che conveniva investire nel Superphoenix in Francia. Guarda un po'...

Va detto però - e qui arrivo al punto - che tutto questo succede, perché secondo me in Italia non c'è una politica energetica seria e i verdi sono quello che sono. In Germania sono un po' meglio; hanno qualche infarinatura di economia e di analisi di convenienza e fattibilità. E così in altri paesi. Questo spiega perché altrove i pannelli hanno qualche applicazione in più rispetto a noi che viviamo nel paese del sole. Ci sono quadri legislativi pensati nell'ambito di una politica ed un'economia ad hoc. Da noi c'è poco. C'è solo la buona volontà del singolo e qualche elemosina delle autorità. Da noi quasi nessuno sa cosa sia la contabilità verde... Insomma, è un po' una questione di cultura.

E' vero tuttavia che se tutti quanti ci mettessimo a comprare pannelli fotovoltaici, per le economie di scala, per la concorrenza e per il mercato allargato si potrebbe contare su prezzi e quindi su costi inferiori. Questo non sposterebbe la questione energetica di fondo, ma è lecito pensare a qualche risparmio in più. Non si butta nulla. Ma la domanda è: chi comincia? Sicuramente, non uno che cerca la convenienza. Semmai, un idealista, un ambientalista o anche uno che si diverte all'idea di avere un'aliquota di fornitura autonoma.

Vedremo in futuro quale sarà la politica energetica di questo nuovo governo, ma allo stato attuale i pannelli sono per lo più antieconomici.
Il discorso dei microgeneratori eolici è del tutto simile. La differenza, mi sembra di capire, è che sono ancora meno convenienti, anche perché non tutti dispongono della Bora 365 giorni all'anno.

Per finire, ci sono comunque una miriade di fattori di spreco che non si considerano. Molte case non hanno ancora i doppi vetri, hanno fughe termiche ovunque. Lasciamo spesso la luce accesa dove non serve, facciamo docce calde lunghissime, abbiamo boiler ad accumulo che disperdono inevitabilmente nel tempo dell'energia preziosa, non sappiamo nemmeno cosa siano le pompe di calore, abbiamo elettrodomestici che restano in stand-by quando non li usiamo... Avete idea di quanta energia consumiamo tutti quanti per il banale stand-by? Ho dei conti, fanno impressione. Ci sono in effetti elettrodomestici dell'ultimissima generazione che hanno stand-by a consumo quasi nullo.

Allora, è su queste cose che secondo me conviene spendere prima, non sui pannelli o sulle microturbine.

Il discorso sul nucleare... beh, no, quello un'altra volta... è troppo tardi...