TAPPA 1
Fotty ha bisogno di una lavata… nei 6 mesi di deposito sotto la tettoia dello spedizioniere di Dubai s’è presa qualche tempesta di sabbia, e questo sarebbe il meno visto che è abituata a subirlo da anni, però per arrivare fin qui s’è fatta quasi 2 mesi di container a spasso per l’oceano Indiano, con tanto di soste a Salalah e alle Mauritius. Sbalzi termici, condensa e salsedine appiccicata addosso non si addicono ad una quattordicina in procinto mettersi in mostra. Eppoi devo sostituire la corona che a Dubai al cambio del trittico ne erano sprovvisti. Mi son portato la bussola del 15 per togliere i dadi di fissaggio… 17 c’è nella trousse a bordo. Ovviamente mamma BMW utilizza dadi del 16… fosse una giapponese potrei capire 10/12/14… sono gli unici dadi in quella misura su tutta la moto. Cercheremo un meccanico.
Faccio il pieno e metto la freccia sinistra per immettermi nel traffico e LAMP! Il potente software mi comunica attraverso il cruscotto digitale che si è svampata la freccia led anteriore… grazie me ne sono accorto anche io, la spia brilla come una pulsar.
I colpi di spugna e schiuma le hanno dato il colpo fatale. Fortuna che non serve, qui sorpassano tutti sulla destra e toccherà adeguarsi, dopo 47 anni, a guidare contromano verso il resto del mondo.
Rientrando verso la camera dove ho lasciato i bagagli noto una cinquantina di metri prima un garage aperto con un vecchietto che armeggia su un’auto: gli chiedo se per caso ha un 16 e sfoderando un sorriso ammaliante mi fa entrare nel suo angolo officina… apre 2 serie complete di bussole, compressore da 250 lt., svitatore ad aria da gommista e N mila chiavi\attrezzi. In 15 minuti facciamo tutto e malgrado non voglia nulla insisto perché si prenda i soldi per qualche birra.
La mattina dopo di buon’ora prendo per Cape of Good Hope, c’è da attraversare lungo il Waterfront tutta Cape Town di cui sinceramente non mi frega molto. La Table Mountain è avvolta dalle nubi per cui scarto a priori l’idea di salirci per ammirare il panorama. Prossima volta.
Faccio tutta la litoranea fino ad Hout Bay completamente sgombra dalle nuvole e imbocco la Chapman’s Peak Drive, una strada a pagamento scavata nella roccia a picco sul mare.
Il tempo di fermarmi per una sigaretta appena dopo il casello e si affianca un ciclista: Uwe nato qui da genitori tedeschi è anche motociclista, ha fatto 2 volte il giro del mondo e ora ha lasciato il suo 1250 a Lisbona in attesa del prossimo viaggio… mi mostra le foto con la guardia del corpo di Putin, motociclista pure lui, che l’ha inviato a Mosca mentre tornava da Capo Nord presentandolo al capo in persona. Scatta un selfie, salva il mio numero sotto Italia-Diego, mi passa un paio di contatti per i paesi vicini e mi saluta dicendomi di chiamarlo per qualsiasi cosa di cui abbia bisogno strada facendo.
A mezzogiorno sono al Capo di Buona Speranza, gli ultimi km. come prevedibile il vento ha cominciato a tirare folate a destra e sinistra, il parcheggio è pieno di turisti, comitive scaricate dagli autobus che fanno gita giornaliera da CT… c’è la fila indiana per farsi fare la foto con il cartello. Approfitto di una tregua di 2 minuti per farmene una anch’io… la signora italiana smanetta con lo zoom e il risultato migliore è stato questo.
Fuggo via a gambe levate, anche perché le nuvole si stanno spostando velocemente verso la Falsa Baia… una pioggerellina leggera insiste per quasi tutta la litoranea tanto che decido di saltare la Boulders Beach e i suoi pinguini africani, visto il tempo se ne staranno tutti a mollo o al coperto.
Metà pomeriggio sono ad Hermanus, la cittadina nella cui baia le balene amano venire a giocare. Dal punto di osservazione sul lungomare ogni tanto si odono degli “Oooh” e in effetti riesco anche io a fotografare lontanamente la coda di un mammifero a pelo d’acqua.
Uscito dalla città abbandono la strada più frequentata e prendo per i “tagli” che avevo tracciato. Voglio essere a Cap Agulhas per il tramonto.
Le gravel che servono per lo più di comunicazione alle grosse fattorie sono tirate a biliardo.... sbrraaaat 5a piena e la polvere comincia a ricoprire di nuovo la Fotty. E’ rimasta pulita neanche 8 ore.
Prima che cali il sole sono allo spartiacque e punto più meridionale del continente.
Ora comincia davvero la mia TransAfrica.