Partito lo scorso 22 giugno, direzione Bamberg, Lubecca, Copenhagen, Orebro. da lì ho deciso di proseguire almeno circumnavigando il Mar Baltico. A Skeleftea la decisione finale: si va a Nordkapp, almeno così non dovrò pentirmi dopo di non aver colto l’occasione.
Raggiunto Nordkapp nella serata del 30 giugno: luogo indimenticabile sia perché è una meta simbolo del tutti gli amanti della moto, sia perché il luogo, con le sue alte scogliere e il mare agitato che vi si getta contro, ti fa capire immediatamente la potenza della natura, soprattutto nel clima del profondo nord europeo. Non ho visto il sole a mezzanotte per il cielo nuvoloso: ma la luce era praticamente la stessa del mezzogiorno. Ridisceso lungo Finlandia, traghetto Helsinki-Tallin (un paio d’ore), Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia.
A casa ieri 10 luglio.
Molto caldo in Germania e Danimarca. Il clima cambia in Svezia, con freddo e pioggia ogni giorno. A nord quattrocento chilometri con 9 gradi e pioggia fitta, una goduria. Un clima che ti fa chiedere a te stesso chi te lo fa fare: però lo fai lo stesso. La pioggia mi ha accompagnato per quasi tutto il ritorno, con qualche bella mattinata di sole. Devo aver portato il maltempo con me, ora a Gorizia, pioggia e 19 gradi.
Sarò stato fortunato ma a nord ho trovato sempre gente gentile e disponibile. In Lapponia molti villaggi piccoli e con pochi servizi.
Benzina a buon prezzo in Svezia e Finlandia, però a Nordkapp manca poco che ti facciano pagare anche l’aria che respiri.
Nonostante il maltempo persistente (Ma il mio amico Nick, motociclista olandese incontrato a Copenhagen, che viaggiava con due giorni di ritardo da me, ha trovato quasi sempre bel tempo) orgoglioso di esserci andato: se non lo facevo quest’anno, a settantacinque anni suonati difficilmente avrei potuto andarci in futuro.
Attrezzarsi bene, guanti e calzature impermeabili: ad ogni modo i chilometri sono tanti, per me 8.048 chilometri. Buon viaggio a chi vuole andarci.
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