[emiddio]

Leggete cosa ha scritto stamattina #TheNewYorkTimes su di noi.
Un’analisi perfetta dell’#inter di #inzaghi, a differenza dei giornalai e dei tifosi dell’#inter e di altre squadre che abbiamo in Italia.

"Il simbolo dell'Inter è il Biscione. E così la squadra si muove silenziosa ma letale. L'Inter non ha il favorito al Pallone d'Oro (Raphinha), non ha i giovani più talentuosi del mondo (Yamal e Cubarsì) ma ha tutto il resto. Dopo il 2-2 tutti avrebbero scommesso sul crollo e invece per poco non vincono 3-4.
Dumfries non è il solo sottovalutato dell'Inter. Mkhitaryan è rinato grazie a Inzaghi, Acerbi è un gigante, Bastoni e Barella sono tra i migliori dell'intera Champions ma costantemente oscurati da nomi più mediatici. L'Inter ha 3 giocatori presi a parametro zero: Mkhitaryan, Calhanoglu e Thuram. Potevano prenderli tutti ma l'ha presi l'Inter, una squadra che spende meno di quanto incassa da quattro stagioni consecutive.
A tenere insieme questo gruppo c’è Simone Inzaghi, uno degli allenatori più brillanti d’Europa. Solo quest’anno, però, inizia a ricevere il giusto riconoscimento. La sua Inter è la squadra più riconoscibile e tatticamente unica tra le quattro semifinaliste: solidissima in difesa, creativa in attacco.
Ai tempi del PSV, Dumfries disse una volta: «Se sono io il secondo miglior marcatore della squadra, allora c’è qualcosa che non va» Eppure oggi, all’Inter, è il terzo.
Forse, allora, vuol dire che tutto sta andando nel verso giusto, per lui e per questa splendida, sottovalutata squadra".