In Italia non c’è nessun obbligo di omologazione per l’abbigliamento da moto. Esiste solo l’obbligatorietà di indossare il casco. Che il casco non sia poi omologato spesso è solo un problema se fai un incidente e allora diventa rilevante. In generale i caschi per moto non omologati non vengono venduti. Discorso diverso per le giacche ed i pantaloni dove l’ omologazione la si trova ancora su capi prodotti da poche aziende e il motivo è esclusivamente economico perché produrre un capo, portarlo alla società di certificazione , rifarlo secondo le prescrizioni ed ottenere l’ omologazione ha un costo rilevante che non viene ritenuto importante spendere. Una delle prime marche a produrre abbigliamento omologato fu la Halvarsson, che ne produce ancora, altre anche italiane rinomate non lo facevano e continuano a non farlo per tutti i loro capi ritenendo sufficienti i loro test e la pubblicità derivante dalla sponsorizzazione di alcuni piloti in superbike e MotoGP. Se guardiamo sul nostro abbigliamento a meno che non sia rukka o revi’t, held, klim e poche altre non sarà facile trovare l’ideogramma dell’omino in moto con scritto il livello di omologazione ottenuto.
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