Le giapponesi - Honda in particolare ma anche Yamaha Kawasaki e Suzuki sono sulla stessa linea - stanno trovando il loro posizionamento con moto ben costruite, piattaforme semplici e molto condivise (motori paralleli e niente voli pindarici a livello telaistico) ed un asciugatura della gamma focalizzata sui segmenti che fanno numeri. Bravi!
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