GIORNO 7 – 331 km in moto
La tappa di oggi, l’ultima in moto, ci porterà a Lisbona. Ci sposteremo prevalentemente in autostrada per poter avere il tempo di visitare quel che abbiamo in mente.
La prima tappa è al
Santuario di Fatima, che troviamo quasi deserto. Qui hanno fatto le cose in grande e sono organizzati per ospitare moltitudini di fedeli e pellegrini. I parcheggi sono gratuiti, così come i bagni. Insomma una macchina da guerra in grado di gestire ogni situazione.
La seconda tappa ci fermiamo a
Obidos, borgo fortificato a misura di turista e patrimonio UNESCO, che si può girare solo a piedi.
La terza tappa è dedicata a
Azenhas do Mar, un villaggio di pescatori appollaiato sulla scogliera davanti all’oceano atlantico, qui sempre piuttosto incazzato.
Infine facciamo una deviazione fino al
Cabo da Roca, il punto geografico più occidentale dell’Europa, sempre sull’atlantico.
Arriviamo quindi dal noleggiatore in perfetto orario, riconsegnamo le moto e facciamo rientro all’hotel, che premurosamente ci ha custodito i bagagli.
GIORNO 8 – zero km in moto
Abbiamo più di mezza giornata libera prima di imbarcarci. Visitiamo quindi le due parti della capitale che si elevano ai fianchi del quartire di Baixa, e precisamente il quartiere di
Alfama, con il suo castello, e il quartiere del
Chiado, con i suoi bei palazzi.
Facciamo una bella e lunga camminata in salita perché queste due zone della città si dipanano su due colline contrapposte.
Lasciamo Lisbona e il Portogallo contenti, ma soprattutto rilassati e soddisfatti. Si, perché è stato un bel giretto, poco impegnativo, vario e piacevole. Andava fatto prima o poi. E va bene così. Personalmente mi piacerebbe tornare, non in moto, e dedicarmi alle attrattive turistiche e paesaggistiche prendendomi il tempo che serve, e che, in un viaggio itinerante circoscritto in una settimana, inevitabilmente resta compresso. Mettiamola così: questo viaggetto è stato un antipasto. Spero di poterci tornare presto.
Il senso di questo breve racconto (concentrato sul Portogallo ma valevole anche per altre mete europee) è che si può viaggiare, con poco tempo a disposizione, anche noleggiando. Io l’ho fatto (anche altrove) e continuerò a farlo laddove sarà per me indispensabile.
Con riferimento specifico al Portogallo, che è una piccola nazione, qualora si voglia o si possa visitare
solo quella, a mio parere non ha senso spararsi un trasferimento autostradale chilometricamente sproporzionato. In tale ipotesi ha invece senso il noleggio. Diversamente, qualora il Portogallo venga abbinato ad un viaggio itinerante di più ampio respiro, lo scenario ovviamente è diverso e il noleggio risulterebbe fuori luogo. Tutto qui.
Se avete in mente di andare, prima o poi, in Portogallo, spero di aver dato il mio modesto piccolo contributo.
FILES SCARICABILI
Le tracce del viaggio (sia in formato gpx, che in formato kml) così come tutti i luoghi di interesse, gli hotel e i ristoranti che abbiamo sperimentato, nonché il presente post in formato pdf, sono scaricabili
QUI. Le tracce sono mappate con la massima precisione su cartografia Openstreetmap.
Buona strada a tutti.
Massimo Adami