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Vecchio 13-07-2024, 18:15   #14
Massimo
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GIORNO 5 – 271 km in moto



La giornata di oggi sarà principalmente dedicata all’attraversamento del Parco Nacional della Serra de Estrela, che è il maggior gruppo montuoso del paese e comprende la vetta più elevata del Portogallo continentale (1993 m).







Sulla vetta, un re portoghese fece edificare nel ‘700 una torre alta sette metri esatti, in modo che la vetta raggiungesse l'altitudine di 2000 m precisi.

Il paesaggio cambia nuovamente e diventa quello tipico di montagna. I boschi lasciano spazio a rocce e prati.

Nei pressi del villaggio di Barriosa, ci fermiamo al Poço da Broca, un anfiteatro circondato da cascate, dove in teoria, ed anche in pratica, si potrebbe fare il bagno.



Niente da fare. Ci rimettiamo in marcia salendo ulteriormente di quota fino al Lagoa Comprida, con la sua diga. Per una breve strada sterrata raggiungiamo il margine settentrionale del bacino, così da vedere lo sbarramento da entrambi i lati. L’aria è limpida e frizzante, la temperatura è scesa e il luogo ci piace assai.








Arriviamo così nel punto topico di questo viaggio, ossia il punto altimetricamente più alto del Portogallo: la Torre della Serra da Estrela. Oltre alla torre settecentesca che è servita per taroccare l’altezza alla cifra tonda di 2000 metri, ci stanno un paio di osservatori e una specie di centro commerciale, dove i negozietti vendono tutti la stessa mercanzia, formaggi soprattutto, peraltro molto buoni.





Scesi dalla cima, Nossa Senhora da Boa Estrela cattura la nostra attenzione. Si tratta di una serie di pinnacoli generati dall’erosione dei ghiacciai in cui sta incastonata l’effige della Madonna.





Da qui in avanti ci serviranno 150 chilometri per uscire dal parco. Lungo la via, davvero bella da guidare, incontriamo distese sconfinate di fiori gialli. Credo si tratti di ginestre. Non ho mai visto un’estensione così sconfinata.





Quasi alla fine di questa grandiosa giornata, forse la più bella, raggiungiamo la Valle dell’Alto Douro, ossia la valle vitivinicola per eccellenza del Portogallo, simile alla Mosella tedesca, ma molto più lunga. Qui si coltivano le uve da cui si produce il Porto. La valle è patrimonio UNESCO per la sua rara bellezza.





Decidiamo di restare sopraelevati sopra il fiume, assecondando il suo sinuoso percorso. Facciamo quindi sosta a tre balconi panoramici in sequenza: il Miradouro De Vargelas, il Miradouro de Santa Barbara e il Miradouro Olhos do Tua.

Le foto che seguono rendono l’idea di ciò che si vede da quassù, con i vigneti del prezioso Porto disseminati ovunque.











Degno epilogo di questa giornata è il minuscolo villaggio di Foz da Tua: praticamente quattro case sul fiume con una stazione ferroviaria. Sì, perché lungo questa lunga valla passa pure il treno. E non solo: il fiume Douro è anche navigabile, per cui frequenti sono i battelli che ospitano mini crociere di qualche giorno.



L’unico alberghetto esistente, l’Hotel Casa do Tua, sta proprio sul fiume, con tanto di piscina anch’essa sul fiume. Accogliente per pochi fortunati e privilegiati ospiti. Quasi unico. Insomma una meraviglia.



GIORNO 6 – 279 km in moto



Siamo nella Valle del Douro, immersi nei vigneti, con il fiume onnipresente che corre placido.

Incontriamo ben presto il Barragem do Tua, una colossale diga che contiene le acque di un affluente. Capitiamo in un momento fortunato, perché la valvola di sfogo è aperta.



Prendiamo quindi quota per guadagnare altri due balconi panoramici: il Miraoduro Ilha do Tua e il Miradouro do Ujo.















D’ora in avanti resteremo sempre a livello del fiume seguendo la N222 che ne percorre tutta l’omonima valle. Il corso d’acqua, come dicevo, è navigabile. Tuttavia percorre un dislivello di circa 400 metri, per cui numerosi sono gli sbarramenti o chiuse, che qui chiamano barragem.

Ci fermiamo ad uno di questi, Barragem da Régua giusto nel momento in cui un battello deve scendere per circa 30 metri in un sol colpo.





Il resto della strada ci porterà diritti a Coimbra dove sosteremo in un albergo a ridosso del centro storico. Coimbra è una città in salita, nel senso che si sviluppa, almeno nella sua parte storica sulle pendici di un cocuzzolo, sulla cui cima sorge il centro universitario di primaria importanza.

L’Universatità di Coimbra, tra le più antiche d’Europa ha la sua sede storica in quella che fu un tempo la residenza reale. Vorremmo visitarla ma purtroppo siamo arrivati oltre la chiusura. Possiamo comunque farci un’idea del polo universitario, edificato all’epoca della dittatura militare, con stile simile a quello circolante nella Germania e Italia degli anni trenta.













Il resto della città è veramente in stato di abbandono: accanto ad edifici storici lasciati in degrado, vivono migliaia di studenti in alloggi raffazzonati alla bell’e meglio. Se fosse completamente restaurata sarebbe un’autentica meraviglia. Nel complesso, proprio per la sua deriva edilizia, Coimbra conserva il suo fascino e a mio parere va vista.

Ceniamo con degustazione finale di Porto invecchiato fino a 30 anni.



Continua...
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Massimo Adami
BMW F800GS Adventure
YAMAHA XT600E
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