Sembra che non c'entri ma, secondo me, si:
Da una parte c’è il dibattito, nobilissimo: è giusto imporre un biglietto di 5 euro per mettere piede a Venezia? ...
Dall’altra, la realtà: delle centotredicimila persone che ieri sono entrate in città, soltanto quindicimila hanno pagato il benedetto o famigerato «ticket».
E gli altri novantottomila? direte voi. Perché erano stati annunciati controlli spietati: sensori, codici elettronici e telecamere a cui era praticamente impossibile scampare. …..
Le autorità locali si sono dichiarate molto soddisfatte dell’esperimento. In effetti, un pagante su dieci risulta una percentuale più che rispettabile. Il suo nome in codice è:
il solito fesso....
https://www.corriere.it/caffe-gramel...9d16fxlk.shtml
Ora, sono d'accordo con chi dice: anche io mi prendo qualche elasticità ma son consapevole della violazione e , se mi beccano, me la prendo senza fiatare.
Mi sono trasferito da Roma nella provincia veneta, Schio, e qui la cultura stradale è "elastica", autointerpretativa, ma piena di buon senso... Finchè funziona.
Così, se ti devi immettere da un passo carraio, normalmente si fermano e ti fanno immettere: per un romano, roba da stropicciarsi gli occhi.
Gli stop, invece, non appartengono alla cultura locale, che è sempre e sola quella del (proprio) occhio e buon senso. Che di solito funziona, spesso costringe a rallentare chi avrebbe diritto di precedenza. Finchè un vecchio, intriso di questa cultura e ad essa abituato, la moto proprio non la vede, non la calcola, si immette disinvoltamente come al solito dalla sua via secondaria, e il centauro giace lì, morto ammazzato (visto da me).
Dopo 12 anni, adesso sto incominciando ad abituarmi. Immagino la replica: ma a Roma...? A Roma, se agli stop ti comporti come qua, rischi la rissa e la coltellata.