Credo sia d'obbligo un suo tributo
CS 27
"Davanti a me, una striscia di asfalto nero e liscio che si allunga verso l'orizzonte prima di confondersi, fino a sparire, nelle acque azzurre e cristalline dello stretto di Bass. Dietro di me, i piloti migliori del mondo attendono impazienti in sella alle motociclette più veloci mai costruite. Respiro a pieni polmoni l'aria frizzante dell'oceano, chiudo gli occhi e cerco di azzerare i pensieri.
Il circuito è affollato di autorità, VIP e giornalisti. Ma dietro gli occhiali da sole, i miei occhi restano serrati. Ci sono 53.100 spettatori a bordo pista,e altri milioni a casa davanti ai televisori. La tensione è palpabile ma, per fortuna, è proprio quella che mi spinge a dare il massimo.
Ci siamo.
La prima curva di Phillip Island, la Doohan corner, è ampia e veloce. Cerco uno spazio, trovando la mia traettoria mentre abbordiamo la curva a destra, poi mi rialzo e frenando piego a sinistra nel secondo tornante.
La numero tre è una rapida curva a sinistra in discesa, da affrontare a gas quasi completamento aperto in quinta marcia, e probabilmente è la mia preferita in assoluto. E' una di quelle curve che definisco "con le palle" e che ho sempre trovato le più adatte a me. Il circuito australiano è molto esposto al vento e c'è il rischio di perdere il controllo dell'avantreno. La maggior parte dei piloti, quando sente la moto leggera, sposta il peso sull'anteriore per imprimere la massima velocità. Il trucco fondamentale, invece,è far scivolare il posteriore in derapata molto prima di raggiungere l'apice della curva. Questo consente di affrontarla senza preoccuparsi della scarsa aderenza dell'avantreno a causa del vento. E' necessario togliere il peso dall'anteriore e piegare con il posteriore, ed e qui che si misura il coraggio di un pilota...
Completati i 27 giri - il numero perfetto - esco dalla curva 12 per l'ultima volta e vedo già pronta la bandiera a scacchi. Sto per vincere il Gran Premio d'Australia 2012, sul circuito di casa. Mi accompagna la consueta sensazione di sollievo ed euforia, ma stavolta, quella bandiera ha un significato particolare..."
Il 28 ottobre 2012, Casey Stoner saluta la sua Phillip Island vincendo per la sesta volta consecutiva! [emoji119][emoji176]
- Casey Stoner: la mia vita, oltre ogni limite -
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R 850 R del 2001 - Brigitta
CBR 600 F Sport del 2001 - Gilda
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