Con dieci prove già disputate, il mondiale della MotoGP è ormai entrato nella seconda fase della stagione e si appresta a vivere la fase più frenetica di un calendario massacrante.Dopo una settimana di pausa, piloti e squadre si preparano infatti ad affrontare l'undicesimo appuntamento con il Gran Premio della Catalogna. in programma il prossimo fine settimana sul circuito del Montmelò di Barcellona, per spostarsi poi, nel weekend immediatamente successivo, in quel di Misano, ultimo round europeo prima della lunga trasferta oltreoceano. che precederà la consueta passerella finale di Valencia. Si annuncia un vero e proprio tour de force, inevitabilmente destinato ad accrescere le distanze tra i primi della classe, e chi è costretto ad inseguire. Lo scorso Gran Premio d'Austria, corso sul breve ma tecnicamente impegnativo tracciato del Red Bull Ring, non ha apportato significative variazioni al quadro tecnico generale, confermando chiaramente quelli che sono i netti favoriti nella corsa al titolo mondiale.
DUCATI E BAGNAIA, SIMBIOSI PERFETTA E VINCENTE
Nuova, sontuosa dimostrazione di forza da parte del campione del mondo in carica, che in Austria ha rappresentato semplicemente la perfezione. Nemmeno una sbavatura, Pole Position, vittoria nella Sprint Race, vittoria nella gara della domenica e giro veloce, vale a dire messa in tasca tutta la posta presente sul piatto. Inutile continuare a ripetere che il torinese dispone della moto migliore, cosa certamente innegabile, ma è comunque un fatto che Pecco stia vivendo un momento di grazia e faccia la vera differenza, anche rispetto ai compagni di marca. Non fosse stato per lui. in Austria i padroni di casa di KTM avrebbero fatto doppietta, ed anche questo lascia intendere quanto ci sia del pilota, nei grandi risultati che Ducati sta ottenendo. La sensazione è che la casa di Borgo Panigale fornisca un gran pacchetto, con cui tutti i piloti sono potenzialmente in grado di arrivare ad un certo livello, ma che Bagnaia riesca, per meriti suoi e della squadra, a tirare fuori quel 'quid' in più, frutto del talento si, ma anche del lavoro puntiglioso e della ricerca maniacale della perfezione. Il vantaggio del campione del mondo in classifica cresce inesorabilmente gara dopo gara, e somma ora ad oltre 60 punti sul più diretto inseguitore, quel Jorge Martin che, dopo un periodo di ottima vena, in Austria è tornato ad incarnar la sua natura di pilota troppo spesso vittima del proprio istinto. L'eccesso di foga che ha innescato la carambola nella Saprint Race, ha rovinato la gara a diversi colleghi ma anche il fine settimana dello stesso Martin, sanzionato, a ore di distanza dalla fine della gara, con un Long Lap Penalty da scontare la domenica, che ha di fatto compromesso anche la gara lunga. Una delle solite, assurde decisioni dello Steward Panel, capace di giudicare 'pericolosa' la condotta di un pilota, ma di lasciarlo comunque continuare la gara per poi puniro a bocce ferme. Sempre parlando di classifica generale, al terzo posto resta un Marco Bezzecchi che, fatte le spese della foga di Martin nella Sprint Race, si è rifatto con il terzo posto della domenica, che gli consente di restare ampiamente in lizza per la corsa al titolo. Buoni segnali anche da parte di Luca Marini mentre continuano le difficoltà di Enea bastianini, che, per sua stessa ammissione, non sono più da tempo di ordine fisico. Ducati tiene banco anche sul fronte del mercato piloti, dovendo fare i conti con due 'grandi rifiuti'. Da un lato, quello di Marco Bezzecchi, che pare aver ormai deciso di rinunciare alla moto ufficiale del Team Pramac per restare in Mooney VR46, dall'altro quello di Zarco, che ha deciso di accettare la proposta della Honda firmando un biennale con il Team LCR di Lucio Cecchinello. La decisione del francese potrebbe ver spianato la strada per l'approdo in Pramac a Franco Morbidelli, che si troverebbe dunque tra le mani l'occasione della vita, per di più totalmente insperata fino a poche settimane fa.
KTM, FIDUCIA CONFERMATA A BINDER
Il fine settimana del Gran Premio d'Austria ha spesso rappresentato l'occasione per grandi scoop di mercato, ed era abbastanza prevedibile che il primo scossone arrivasse dai padroni di casa di KTM. Brad Binder è stato dunque confermato, con largo anticipo, fino a tutto il 2026, a prolungare un sodalizio che dura ormai da dieci anni. Il sudafricano ha fatto di tutto per ripagare la fiducia accordata, disputando due gare strepitose e dovendosi arrendere solo ad un Bagnaia inarrivabile. Binder, pilota tutto cuore ed istinto, sta facendo grandi progressi anche sul fronte della gestione del mezzo e della condotta di gara, confermandosi un top rider di livello assoluto. Inizia a farsi impietoso il confronto interno con jack Miller, pilota veloce e generoso, che tanto ha portato alla casa austriaca, ma che sembra patire sempre più la velocità del compagno di squadra. Per jack quello austriaco è stato un fine settimana certamente difficile, partito male fin dalle prime sessioni di libere, dunque giusto attenderlo ad una verifica già da barcellona. Al Red Bull Ring si è assistito poi ad un'altra grande prova di carattere di Pol Espargaro, decisamente sorprendente al suo ritorno dopo il terribile incidente di Portimao, e che con la sua ritrovata vena sta complicando sepre più i piani di KTM, costretta a scegliere, tra lui ed Augusto Fernandez, per far posto a Pedro Acosta nel 2024.
APRILIA, SORPRESA SFUNATA
Dopo lo strepitoso fine settimana inglese di Silverstone, un calendario quasi beffardo metteva la casa di Noale di fronte ad una verifica quanto mai probante. Al tracciato più congeniale in assoluto, seguiva infatti quello più ostico, il Red Bull Ring, circuito ' stop and go' per antonomasia, da sempre una tipologia molto complicata da affrontare per la RS-GP- A detta di piloti e tecnici, un'occasione importante per verificare gli effettivi progressi della moto 2023, ed è innegabile che le premesse fossero del tutto incoraggianti. Ottime prove, culminate con una Pole Position sfiorata da Vinales, capace comunque di agguantare una preziosissima prima fila. Purtroppo, ancora una volta, tutto vanificato con due partenze disastrose, con la prima, quella nella Sprint Race del sabato, a fare da concausa all'ammucchiata della prima curva. Questa volta l'errore del pilota à apparso evidente, con una frizione lasciata e ripresa in mano, e tutto il gruppo a sfilarlo inesorabilmente. Un'occasione dunque inattesa andata anche stavolta sprecata, ed i discreti piazzamenti finali ottenuti non sono certo sufficienti a far gridare al bicchiere mezzo pieno. Difficile anche pensare ad un vero ed insormontabile problema tecnico, visto che Vinales pativa le stesse difficoltà anche in Yamaha, ma a squadra, giustamente, fa quadrato intorno al pilota, confermandogli totale fiducia. Vero è però che, a furia di occasioni sprecate, i mondiali , e gli anni passano, e quello che si è perso per strada finora difficilmente si potrà recuperare in futuro. Solo discreta la prova di Aleix Espargaro e, manco a dirlo, ancora una volta sfortunato il weeken di 'Paperino' Oliveira.
YAMAHA E HONDA, ULTIMATUM DAI CAPITANI
Le due case giapponesi, a lungo dominatrici assolute della scena, vivono con apparente e composta rassegnazione il nuovo ruolo di fanalini di coda della categoria, ormai separate da un vero e proprio baratro tecnico rispetto alle case europee. In Austria si è almeno rivisto qualche sprazzo di orgoglio da parte di Fabio Quartararo, ed una gara finalmente portata a termine da Marc Marquez. Due star indiscusse e quasi irriconoscibili in questi ruoli da comparse, che si preparano a finire la stagione in corso sperando in qualche segno di reazione, da parte delle rispettive case, per il 2024. Entrambi hanno imposto una sorta di ultimatum, ponendo come condizione per rimanere la presenza, ai prossimi test di Misano, di un prototipo 2024 che rappresenti una vera svolta. Ma, al di là delle dichiarazioni di facciate e dei titoloni dei giornali, la posizione dei due fenomeni è tutt'altro che di forza, anzi si può dire che entrambi siano vittime del proprio immenso talento. In una MotoGP sempre più esasperata e livellata, condizionata da mille parametri, il fuoriclasse fa ormai ben poca differenza, e le case hanno da tempo abbandonato la ricerca del Fenomeno, da assicurarsi a tutti i costi a suon di ingaggi stellari, preferendo investire sulla filiera di giovani da far crescere fino alla massima categoria. In definitiva, ultimatum si, ma al momento non pare che Quartararo e Marquez abbiano chissà quali alternative. Parlando poi degli altri piloti, Morbidelli con tutta robabilità grazie al siluramento patito da Yamaha avrà l'occasione della vita,ovvero la Ducati Pramac di Zarco, mentre tutta da decifrare è laposizione di JoanMir, in seno al team ufficiale Honda. Lo sagnolo ha collezionato in Austria l'ennesima caduta, e pensare ad un'altra stagione in queste condizioni sembra pura eresia. Possibile quindi che si possa assistere anche ad una risoluzione anticipata del rapporto, con nuovi scenari tutti da scrivere. La casa di Tokyo si è intanto assicurata per due anni i servigi di Johann Zarco, operazione che ha una sua logica vista la lunga esperienza maturata dl francese in ambito Ducati. Una mossa che ricorda da vicino quella fatta da KTM con l'ingaggio di Miller, anche se la casa austriaca aveva investito anche su un gruppo di tecnici di prim''ordine a completare ilpacchetto.
IL CIRCUITO DI BARCELLONA
Il Circuito del Montmelò sorge nelle vicinanze di Barcellona, è stato inaugurato nel 1991 diventando subito sede del Gran Premio di Spagna di F1 mentre dal 1995 ospita il Gran Premio di Catalunya del campionato del mondo di motociclismo.
La pista è lunga 4627 metri e larga 12, si percorre in senso orario e comprende 14 curve, 6 a sinistra e 8 a destra con un rettilineo principale lungo 1047 metri. Proprio il rettilineo del traguardo separa le due sezioni miste del circuito, quelle comprese tra le curve 1 e 5 e tra la 10 e la 14. Il tracciato è fluido e di ampio respiro con due sole curve molto lente, la 5 e la 10, due rampini a sinistra da prima marcia. Fondamentale e caratteristico l'ultimo tratto, formato da tre successive curve a destra con l'ultima riporta sul rettilineo del traguardo. Se il rettilineo stesso è un severo banco di prova per i propulsori, le sezioni miste richiedono una ciclistica efficace e un avantreno rigoroso per la presenza di diverse staccate in cui è necessario portare la frenata fino al punto di corda.
ONBOARDLAP . SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
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ORARI TV
Il Gran Premio di Catalunya sarà trasmesso da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdi 01-09-2023:
ore 8.30-8.45, Moto E, Prove libere 1
ore 9.00-9.35, Moto 3, Prove libere 1, diretta
ore 9.50-10.30, Moto 2, Prove libere 1, diretta
ore 10.45-11.30, Moto GP, Prove libere 1, diretta
ore 12.25-12.40, Moto E, Prove libere 2
ore 13.15-13.50, Moto 3, Prove libere 2, diretta
ore 14.05-14.45, Moto 2, Prove libere 2, diretta
ore 15.00-16.00, Moto GP, Prove libere 2, diretta
ore 16.15-16.25, Moto E, Qualifica 1
ore 16.35-16.45, Moto E, Qualifica 2
Sabato 02-09-2023:
ore 8.40-9.10, Moto 3, Prove libere 3, diretta
ore 9.25-9.55, Moto 2, Prove libere 3, diretta
ore 10.10-10.40, Moto GP, Prove libere 3, diretta
ore 10.50-11.05, Moto GP, Qualifica 1, diretta
ore 11.15-11.30, Moto GP, Qualifica 2, diretta
ore 12.15, Moto E, Gara 1, diretta
ore 12.50-13.05, Moto 3, Qualifica 1, diretta
ore 13.15-13.30, Moto 3, Qualifica 2, diretta
ore 13.45-14.00, Moto 2, Qualifica 1, diretta
ore 14.10-14.25, Moto 2, Qualifica 2, diretta
ore 15.00, Moto GP, Sprint, diretta
ore 16.10, Moto E, Gara 2, diretta
Domenica 03-09-2023:
ore 9.45-9.55, Moto GP, Warm Up, diretta
ore 11.00, Moto 3, Gara, diretta
ore 12.15, Moto 2, Gara, diretta
ore 14.00, Moto GP, Gara, diretta
Programmazione TV8
Sabato 02-09-2023:
ore 15.30, Moto 3, Moto GP e Moto 2, Qualifiche, sintesi
Domenica 03-09-2023:
ore 14.15, Moto 3, Gara, differita
ore 15.30, Moto 2, Gara, differita
ore 17.15, Moto GP, Gara, differita
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2023
26 marzo: Portogallo (Portimao)
2 aprile: Argentina (Termas de Rio Hondo)
16 aprile: Usa (Austin)
30 aprile: Spagna (Jerez)
14 maggio: Francia (Le Mans)
11 giugno: Italia (Mugello)
18 giugno: Germania (Sachsenring)
25 giugno: Olanda (Assen)
6 agosto: Gran Bretagna (Silverstone)
20 agosto: Austria (Red Bull Ring)
3 settembre: Catalunya (Montmelò)
10 settembre: San Marino e Riviera Rimini (Misano)
24 settembre: India (Buddh)
1 ottobre: Giappone (Motegi)
15 ottobre: Indonesia (Mandalika)
22 ottobre: Australia (Phillip Island)
29 ottobre: Thailandia (Chang)
12 novembre: Malesia (Sepang)
19 novembre: Qatar (Losail)
26 novembre: Comunità Valenciana (Ricardo Tormo)