29-04-2006, 14:03
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#10
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Guest
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Quote:
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Originariamente inviata da Roxter
Quindi riassumo:
1) si arriva abbastanza veloci alla staccata....insomma, ci si violenta un pò per entrare + forte
Esatto. Si tratta di superare un limite psicologico, preparandosi ad andare oltre le possibilità di pneumatici e telaio. All'inizio ci si violenta, poi s'impara a trattare la manovra come una sequenza caratteristica scritta nel cervello.
2) si sposta il peso sull' asse anteriore, quindi si comincia a pinzare forte, anche col posteriore
Il freno dietro è fondamentale. La ruota frenata tende più facilmente a derapare, perché il rotolamento libero la tiene in traiettoria, cioè sulla traccia dell'anteriore. Però, non bisogna bloccare la ruota, come ad esempio capita di vedere nell'offroad; quella è un'altra cosa. Con la ruota bloccata la moto diventa instabile, perché perde momento d'inerzia equilibrante e può innescare sbandieramenti.
3) la posteriore, alleggerita, tende a scodare.....ecco che siamo all' ingresso della curva
Sì, scoda perché, come dicevo, è frenata; ma anche perché la moto viene inclinata e tende quindi a girare col posteriore, allargando. L'anteriore libero s'indirizza da sé in controsterzo, dato che il pneumatico rotola e non slitta. Il gioco consiste nel saper sagacemente dosare l'avanzamento del busto, l'inclinazione e la frenata dietro. A parole è tutto chiaro...
4) in percorrenza, si continua a tenere la moto in derapata controllata (agendo quindi sul gas.....i freni sono mollati)
C'è chi tiene il gas aperto fin dalla frenata d'ingresso, per evitare di doverlo aprire dopo con qualche scompenso. Importantissimo è non frenare o mollare di botto il gas. Bisogna tassativamente tenere la trazione; al massimo si può chiudere un pelo il gas per correggere la traiettoria. Qualunque correzione di gas tende comunque a fare perdere tempo. E' chiaro che nella condizione descritta non ci sono grandi margini per manovre alternative. Insomma, si è al limite dell'equilibrio e si possono apportare solo correzioni minime.
5) a fine curva, con posteriore sempre in trazione, si raddrizza la moto e si esce sparati a palla.....
Delicato è il mix tra radrizzamento e trazione massima. Ogni cosa al suo tempo, altrimenti ci si scompone. In effetti, è un momento critico quello dell'uscita di curva. Bisogna evitare l'effetto catapulta, il che significa che il passaggio dal pneumatico in derapata al pneumatico che prende bene deve essere graduale. La moto si radrizza premendo sulla pedana esterna e spingendo sul semi-manubrio esterno (effetto giroscopico). Per quanto riguarda il dosaggio della trazione, bisogna tenere conto anche del fatto che quando la moto si raddrizza il diametro utile della ruota aumenta e quindi il motore tende a calare di giri se non compensato con il comando del gas. Tutto deve essere bilanciato.
Guana ho detto giusto?!?
Giustissimo
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Vorrei solo aggiungere, in sintonia con Muntagnin, che conoscere questi aspetti (su cui mi sono informato debitamente, non sono ovviamente uno che corre nei MotoGP) è utile per ammirare con cognizione di causa in tv l'abilità dei campioni, non certo per provare a emularli in pista o, peggio ancora, per strada, cosa che sarebbe criminale.
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