Giusto per fare due chiacchiere:
Sono sempre stato ciclista e da quanto me lo sono potuto permettere economicamente motociclista vero (in gioventu' comunque sempre scooter di varie cilindrate con cui andavo anche in vacanza).
Quando sono nati i bimbi sono passato da 30.000 km all'anno in moto a 10.000 poi, causa covid, a 5.000.
Non mi passerebbe mai in mente di vendere la moto. In effetti, con la nascita del secondo, mi sono comprato la seconda moto.
Vado in ufficio tutti i giorni tutto l'anno al 50% in bici e al 50% in moto (10 andare e 10 tornare). Il viaggio dura un ventesimo di quello che farei se fossi in vacanza ma avere la moto e usarla tutti i giorni anche se per un breve tratto significa non perdere mai l'abitudine alla guida, mantenere il "feeling", averla sempre a posto e pronta per partire. Nonchè essere sempre io pronto per partire, come testa e preparazione.
Infatti quando possibile io e mie moglie siamo sempre andati a fare delle due giorni (se i bimbi stanno una notte con i nonni gli fa solo bene).
Quest'anno i bimbi si sono dichiarati felici di stare coi nonni una intera settimana.
La grossa differenza ovviamente sta nel fatto che mia moglie ama andare in moto e quindi mi ha sempre incentivato. Io ho piacere di averla con me e quindi la moto non implica la mia assenza ma il contrario.
Parlo molto con i bambini e loro percepiscono la moto e la bici non solo come tratto distintivo del padre, ma in qualche misura anche come tratto distintivo della famiglia. Percepiscono che c'è una certa filosofia sottostante di cui, se vorranno, potranno far parte anche loro non appena saranno fisiologicamente pronti.
Ma ribadisco che la moglie per me incide al 90%. Devo dire tuttavia che non va invertita la causa con l'effetto, molto probabilmente non sarebbe mia moglie se avesse mostrato di poter essere un ostacolo al mio dueruotismo.
Quanto sopra per dire che quando c'è una passione ci si organizza (ovviamente se possibile, i nonni ci devono essere e non devono esserci altri vincoli come persone da accudire ecc)., e che, per come intendo io la famiglia, ogni membro deve essere aiutato dagli altri nel coltivare le proprie passioni, come ogni membro deve cercare di coltivarle senza gravare sugli altri piu' del giusto.
Parlando il piu' possibile sempre col cuore aperto.
Ma le passioni possono passare e cambiare, non c'è nulla di male, non c'è bisogno di cercare scuse nei figli o nel costo di manutenzione. Come detto i figli non sono un ostacolo e i costi di manutenzione non sono molto se uno ha passione.
Ma se nasce una nuova passione alternativa anche un euro è troppo.
Personalmente, ritengo che la bici sia una ottima ragione per mettere da parte la moto, forse la ragione migliore possibile.
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Ultima modifica di Brein secondo; 14-07-2022 a 10:31
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