con le turbolenze geopolitiche attuali che si ripercuoteranno per anni e anni sui costi di produzione dell'energia elettrica prevedo un rapido, e giustificatissimo, dietrofront sugli incentivi all'elettrico e sul sentiment, già blando, della popolazione.
Ad eccezione degli ultras ambientalisti che si stanno opponendo alla riapertura delle centrali a carbone in vista dell'inverno quando mancherà il gas russo. Fine OT
|