La mia impressione: i primi mesi Inzaghi ha navigato sul gran lavoro di Conte, i ragazzi giocavano a memoria e il giro palla era fluido e ogni volta pericoloso in avanti, creavamo occasioni su occasioni e si aveva sempre l’impressione che avremmo potuto segnare da un momento all’altro.
Poi il suo non-gioco ha avuto il sopravvento, i ragazzi non sanno cosa fare e giocano pieni di paura, sentono l’insicurezza di ogni compagno e giocano tesi.
Oggi non sappiamo creare superiorità e non andiamo mai al tiro: impressionante l’involuzione che pochi mesi di mediocrità hanno dato alla squadra.
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Mi è rimasta una Vespa 150 Sprint del 1969
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