Un precisazione: pianificare non basta...
bisogna pianificare bene. E non è la stessa cosa. Poi possiamo discutere su cosa vuol dire "bene", ma non in questo post. Faccio un esempio: sono anni che noi viaggiamo in gruppo e quindi serve una buona dose di organizzazione iniziale per allineare le aspettative di tutti a quello che poi si andrà a vedere. Pianificazione dell'itinerario e condivisione per raccogliere suggerimenti o cambiamenti. Ci vuole rispetto e ascolto perché tutti si sentano bene. Sono le ferie e sono essenziali.
Ma tutto questo non basta. Da un lato è difficile trovare equipaggi allineati in termini di necessità ed aspettative, equipaggi che sanno viaggiare, che sanno affrontare tutti quegli imprevisti che non sono stati pianificati e discussi previamente; dall'altro è la costruzione del team di viaggio. Non è che una squadra efficace ed efficiente si faccia da sola, bisogna lavorarci e se volete è un'altra forma di pianificazione anche questa.
Ma poi se si pianifica tutto bene i risultati arrivano, la
Caucasian Marathon è stata esemplare, grazie soprattutto alle persone che vi hanno partecipato.
Ebbene sì, noi abbiamo anche un contingency plan, pianifichiamo anche gli imprevisti, se non tutti quelli più probabili. Cosa e come fare fronte. Ma avevo avvertito già nel post tanto sopra che ho una tara psicologia che sfocia nella morbosità quando si parla di organizzare e pianificare...

ho il project plan di viaggio

ma arrivare impreparato mi mette ansia.

Adesso stiamo pianificando un'
Islanda ed è stata finora la cosa più difficile... ma ce la stiamo facendo...