Alcune cose le trovo condivisibili, altre dettate dalla (sua) situazione contingente, vedi Vlahovic che si libererà a zero, o quasi.
Che il sistema vada riformato in quanto divenuto economicamente insostenibile è lapalissiano.
Io, chiamatemi pure romantico, introdurrei un 60% di nazionali (inteso come stessa nazionalità del club di appartenenza) in rosa, tetto agli ingaggi e perché no anche ai trasferimenti (vi sono diversi sistemi di algoritmi basati su dati oggettivi di performance del giocatore che potrebbero aiutare a stabilire degli scaglioni di prezzo), liste uefa composte da un 40% minimo dei nazionali di cui sopra, istituzione di un albo dei procuratori con norme etiche chiare e condivise. Tutto ciò elevato a sistema condiviso almeno dalle leghe principali.
Ciò aiuterebbe a ripristinare un gioco ormai vittima della bulimia di contenuti volta a soddisfare le pay tv erogatrici dell'introito primario per i club, proteggere il nostro patrimonio di strutture e tradizione calcistica (per non vedere più dei Dalbert pagati 25 cocuzze zappare il campo a scapito magari dei Dimarco mandati in prestito a far la muffa in panchina...).
Verosimilmente non avverrà nemmeno una delle cose che auspico, troppi interessi in ballo (plusvalenze aggiusta-bilanci, commissioni gestite da società di dubbia provenienza etc), la deregulation giova a tutti.
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Rattlehead
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