Giovedì 23 settembre
La moto è tornata “nuova” e quindi mi tolgo gli ultimi dubbi sul fatto di aggiungere la Grecia: almeno le Meteore e poi vedremo per Atene.
Finalmente si sono asciugati i tappeti e l’insegna del Valentine Apartments and Rooms si staglia nel soleggiato mattino
Viaggerò a sud costeggiando il lato est del lago.
Si deve deviare attraverso questo parco dopo circa 40 km da Ohrid
La “bestia di un biker francese
Prima erano passati degli enduro scortati da polizia ed ambulanze: il sorvegliante all’entrata ci ha spiegato che è stata organizzata una competizione fuoristrada
Io devo tenere la direzione di Bitola
A sinistra si arriva a Bitola per l’autostrada, tirando dritto si percorre la strada normale
Scelta quasi obbligata
Eccomi arrivato a Bitola: giusto il tempo di uno spuntino
Ho visto parecchi di questi cartelli, ma purtroppo nessun orso avvistato
La frontiera con la Grecia a Medzhitlija è a poco più di 20 km: qui l’ingresso è un poco più laboroso.
Misurano la temperatura in una tenda che è il presidio medico, poi quando presento i documenti, oltre al Green Pass il fatto che la moto sia noleggiata in Albania, crea un sacco di domande sull’assicurazione. Alla fine si convincono, in quanto la mia assicurazione è internazionale, senza limitazioni e ho anche lo scontrino del pagamento a parte.
Sono quasi 200 km per giungere a Kalambaka, la città da dove andare a visitare il complesso dei monasteri, ma tanto la moto va che è una meraviglia…l’ho pensato troppo presto. Sono in Grecia e da stamattina ho percorso circa 150 km, sono sull’autostrada e il Transalp inizia a sbuffare: impossibile in riserva, ma giro comunque la levetta. Niente da fare si ferma. 3 km più indietro c’era una città: inizio a spingere. Dopo un po’ riprovo ad accendere: ho verificato e non sono in riserva. Miracolo riparte. Sembra tutto a posto, ma esco comunque a cercare un meccanico. Una gentilissima ragazza di una gelateria mi fa accompagnare da un ragazzo da un meccanico. Quando il titolare arriva (ok in inglese) gli spiego il problema che ho avuto. Lui fa un veloce controllo, ma la moto non presenta nessun problema. Non mi rimane che ripartire: proverò a rifornirmi ogni volta arrivato a poco più di 100 km: vedrò anche di trovare una tanica da 5 litri da tirarmi dietro.
Kalambaka è una delle classiche città vicine ad una importante attrazione e trovi tutto quello che può servire ad un turista. Di fronte ad un noleggio di moto e scooter c’è il meccanico della compagnia di noleggio. Fuori vedo anche un Suzuki DR 350. Confido che il meccanico sia competente sulle moto anzianotte. Per lavoraci, mi dice, avrà bisogno di stasera e domattina: non ovrebbero esserci problemi, dovrà pulire il serbatoio. Del resto anche lui ha avuto un Transalp (ahia, già sentita ad Ohrid) Occorre riprogrammare il tutto. Stasera mi sistemo all’ostello e domani noleggio uno dei loro motorini e con quello farò il tour completo dei monasteri. Prenoterò 2 notti a Kalambaka.
Sono tranquillamente sotto i 100 km percorsi dall’ultimo rifornimento: ok mi sistemo all’ostello e poi toccata e fuga alle Meteore: almeno una foto col transalp dai monasteri devo farla.
Brevemente cercherò di darvi un’idea del luogo: informazioni dettagliate ne troverete a volontà in rete su questo complesso di monasteri greco-ortodossi
Sono edificati su delle sommità rocciose con pareti a picco, le cosidette falesie. Molti dei 24 monasteri sono accessibili da scalinate ricavate nelle pareti rocciose. Per arrivarci, una volta, l’unico sistema era una carrucola con fune che manovrata dall’interno del monastero sollevava una specie di cesto per portare persone o altri generi di cose. Ho sentito una guida che raccontava che una volta venne chiesto ad un monaco come si capiva il momento in cui la corda,per via dell’usura andava cambiata. La leggendaria risposta fu “Quando si rompe”
Ora vi posto una veduta aerea scaricata dalla rete. Per ora non prevedo di acquistare il drone.
La mappa del percorso fornita dall’ufficio del turismo di Kalambaka
Dei 24 monasteri solo 6 sono abitati e restaurati. Quelli visitabili: date ed orari di ingresso sono da verificare volta per volta. Io sapevo che avrei trovato tutto chiuso. Era già pomeriggio inoltrato: mi pare che uno solo rimanga aperto fino alle 16,00.
La prima vista mi lascia a bocca aperta : come sia stato possibile a quei tempi (XVI secolo) erigere simili costruzioni, non me lo spiego.
Per cena riso+patate+cipolla+pomodori
Il tandem parcheggiato nella zona cucina mi aveva incuriosito al mio arrivo in ostello. Mentre ceno conosco la coppia di svizzeri che da mesi sta girando per l’Europa