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Originariamente inviata da Roccabz
Il "banalizzando" del mio intervento #553 era proprio volto a dover evitare di spiegare la distinzione fra atto pubblico e scrittura privata autenticata.
Sottolineo che anche in caso di scritture private autenticate il notaio è responsabile sia della forma (p.e.: non potrebbe mai autenticare una scrittura privata che abbia come oggetto una donazione, in quanto vi è l'obbligo dell'atto pubblico) sia del contenuto (il controllo di liceità non può mai venir meno, verrebbe meno la funzione del notaio).
(Ovviamente parlo dell'ordinamento italiano)
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Si si certo capisco cosa dici, hai ragione chiedo scusa con "forma" intendevo o dire come sono scritte le clausole. Se per la donazione non si puo' usare la scrittura privata lui bloccherà ma se è una compravendita di un tavolino di mogano non scende nel merito di come sono scritte le clausole se le controparti o i loro avvocati le vogliono in un certo modo.
Nell'atto pubblico invece mi è capitato che si rifiutassero proprio di procedere se non fosse stato modificato. Gli avvocati potevano dire quello che volevano.