RoccaBZ,
premesso che condivido la tua difesa del notariato (pur non avendo nessun parente nel business) perchè lavorando ho avuto modo di apprezzarne l'utilità, preciso solo una cosa che da un tuo precedente intervento poteva essere interpretato erroneamente.
Andare dal notaio non coincide necessariamente con fare un atto pubblico.
Si puo' andare da un notaio e fare un atto privato. In quel caso il notaio non assume una responsabilità diretta sulla forma e contenuto, ma certifica l'identità dei convenuti e l'assenza di pistole puntate oltre, eventualmente, a fornire consulenza per la redazione.
Nel caso di atto pubblico cambia parecchio la questione e il valore aggiunto del notaio aumenta molto tra l'altro per via di una responsabilità diretta del notaio a riguardo della forma.
Laddove non è obbligatorio l'atto pubblico, la forma del contratto (privato/pubblico) è una scelta dei contraenti e puo' aver senso comunque andare dal notaio anche per un atto privato.
Ad esempio sarebbe per la legge possibile vendere una casa con atto privato, coinvolgendo un pubblico ufficiale (ad esempio un notaio) per la sola autenticazione delle firme, requisito necessario per la trascrizione nel pubblico registro. Pochi o nessuno lo fa perchè non vale la pena. Alla fine di case se ne compra una ogni morte di papa, stare tranquilli ha il suo valore che va riconosciuto.
E comunque sono in genere professionisti di alto livello, non è che fanno solo compravendita di case, fanno un sacco di lavoro su acquisizioni e fusioni societarie e posso assicurare che li' bisogna avere gli attributi oltre al fatto che in quei frangenti davvero non se ne potrebbe fare a meno. Quando entra il notaio tutti gli avvocati fighetti abbassano sempre la cresta (con rispetto per gli avvocati).
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