Non ho mai visto
dati Istat sulla sinistrosità suddivisi per marca, perciò ogni considerazione sull'argomento è un'illazione, a meno di dati che non conosco.
E il numero degli incidenti che
io (o chiunque altro) ho visto non fa statistica.
Il punto è un altro: il giovane esaltato per la velocità si compra una ZX-10R, non una Softail, ma se si ammazza è colpa della sua foga, non della Kawa. Lo stesso giovane si ammazzerebbe altrettanto bene su una Harley, forse anche meglio, viste le peggiori doti dinamiche.
Per quanto riguarda la velocità, si tende sempre a incolparla, ma è un errore, perché essa in sé non vuol dire niente, se non è messa in relazione con altro.
Che rischio corre un bravo conducente in perfetta forma su un'autostrada tedesca rettilinea deserta a 250 km/h alla guida di un veicolo meccanicamente a posto? Nessuno.
Al contrario, ci sono situazioni dove già andare a 40 km/h è estremamente pericoloso, per la presenza di bambini o anziani o animali, ma nessuno si sogna di accusare chi guida a quella velocità, perché è percepita come normale.
Se due motociclisti si scontrano, uno sopra ai limiti, ma perfettamente in controllo della propria guida, e l'altro contromano perché ha appena fatto un dritto senza superare i limiti, di chi è la colpa?
Se in autostrada un automobilista si sposta improvvisamente dalla corsia di accelerazione nella corsia di marcia a 40 km/h e un automobilista ai 130 km/h legali lo centra in pieno perché non può fare altrimenti, di chi è la colpa?