Bicilindrico parallelo a 360°... o no ?
Il bicilindrico parallelo non mi piace; non perché vada male (sono 100 anni che funziona egregiamente), ma perché, in un certo senso è asimmetrico.
Con la conformazione con manovelle a 360° si ha l'equilibrio delle fasi, ma lo squilibrio meccanico, dovuto ai pistoni che salgono e scendono contemporaneamente. L'inconveniente è, più o meno, compensato con contrappesi o controalberi vari. Chi ha guidato la 500 Fiat degli anni 50/70 sa bene che, specie al minimo, il motore saltava come un canguro.
Se le manovelle fossero disposte a 180° si avrebbe un buon equilibrio meccanico ed uno sfasamento del ciclo simile a quello di un bicilindrico a V di 90°, cosa che per molti è addirittura piacevole.
La domanda è: perché molti produttori hanno preferito la conformazione a 360° che, tra l'altro, comporta qualche problema meccanico se si vuole compensare le vibrazioni ? Una maggiore resa agli alti o bassi (chiedo, non so se sia vero...) ?
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