ai tempi la potenza delle maxi era un problema per le catene. Non di rado si ricorreva aalla soluzione duplex. Su certe laverda la primaria a catena era addirittura triplex. In ambito industriale e' normalissimo avere catene multiple, a seconda dello sforzo da sostenere. La scelta dei tre carburatori non era solo pidocchiaggine. La messa a punto era piu' semplice,meno peso e meno ingombro alle ginocchia. Stessa scelta delle guzzi v7 di oggi con un corpo farfallato. Del resto la quasi totalita' delle auto ha un solo corpo farfallato e aveva un solo carburatore ai tempi.
Il motore honda ,che ho avuto, e' di una generazione dopo. Il benelli e' clonato dai four monoalbero due valvole di meta' anni 70, l'honda era bialbero a 4 valvole, molto diverso e piu' avanzato.E inoltre vantava forse la prima catena con o-ring al mondo. Ricordo che era grossa quasi il doppio di quelle che oggi vedi sulle SS da 200 cv
un problema delle pluricilindriche italiane era che non avevamo carburatori a depressione, mentre i jap li avevano e pure bing per la bmw . E non avevamo carburatori in batteria, come i jap, i dellorto usati sulle pluricilindriche erano singoli con sdoppiamenti di cavi e ammenicoli vari che rendevano il funzionamento molto meno preciso.
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Ultima modifica di aspes; 02-10-2020 a 18:11
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