Quote:
Originariamente inviata da aspes
...la vecchiaia porta almeno il vantaggio di poter dire quello che si vuole fregandosene dei giudizi altrui.
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E quindi si ricasca sempre nel “si stava meglio quando si stava peggio”
Condivido appieno il tuo pensiero, eravamo più ruspanti e di certo avevamo il timore di cosa avessero potuto dirci/farci i nostri genitori una volta che fossimo rincasati a tarda ora, magari con la moto scassata...
Niente telefonini, niente webcam, niente Google Earth o Maps... eppure si viaggiava lo stesso, si arrivava a Capo Nord con la vespa125 o sullo Stelvio con un 50ino, bastava una cartina ripiegata mille volte in tasca e la lingua in bocca, e se faceva troppo freddo un bel quotidiano ripiegato sul stomaco. Arrivato a destinazione entravi nella prima cabina telefonica (o bar) e chiamavi casa per dire che era andato tutto bene.
Donne motocicliste: zero (se non qualche zainetto) - per carità, il mio non è un voler fare sessismo, mi piace vedere che la moto è anche per le donne, ma se ci pensate è così da pochi anni...
Buche sulle strade: zero
Rotonde: zero
Erano altri tempi? Non credo, forse eravamo (tutti, ma proprio tutti) altre persone.
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