Il mondiale MotoGP lascia finalmente il suolo spagnolo per approdare in Repubblica Ceca dove il tracciato di Brno ospiterà la terza prova di questo frenetico calendario 2020. Il Circus si fermerà a Brno per un solo appuntamento, per poi fare rotta verso l'Austria e la doppia trasferta del Red Bull Ring.
Alla vigilia della ripartenza le attese erano per una stagione ad alto rischio e così è stato, perchè dopo due sole gare disputate i colpi di scena sono stati tanti e tali da aver già impresso una precisa impronta al campionato oltre a presentare scenari del tutto imprevisti per diversi costruttori.
HONDA, MARQUEZ CHIAMATO ALLA 'REMUNTADA'
Inutile dire che l'evento più inatteso e clamoroso sia stato l'infortunio di Marc Marquez, dominatore assoluto della categoria e dato ampiamente per favorito alla vigilia. La martellante regolarità messa in mostra nella passata stagione e la pressochè totale infallibilità del campione del mondo parevano essere le armi più adatte per superare le difficoltà connesse ad un mondiale così particolare, ed invece ecco l'errore fatale, proprio al primo appuntamento. Il tentativo, coraggioso e quasi folle, di forzare un miracoloso rientro a pochi giorni dall'intervento chirurgico al braccio destro è stato dettato dalla volontà di limitare i danni, rappresentati da un gap di 50 punti da recuperare ad un Quartararo in stato di grazia. Ed il distacco in classifica potrebbe ulteriormente aumentare se, come è probabile che sia, Marquez non sarà ancora al meglio della condizione a Brno. Honda si trova per la prima volta ad affrontare i rischi connessi al puntare tutto sul proprio cavallo di razza, che finora non era mai stato costretto a saltare un solo gran premio della classe regina. La buona prova di Nakagami in Gara 2 a Jerez non cambia di certo lo scenario, e per la casa di Tokyo le speranze di confermarsi al vertice restano tutte affidate al 'cabroncito'.
YAMAHA AL VERTICE... COL PILOTA SBAGLIATO
Se qualcuno, compreso chi scrive, nutriva dubbi sulla possibilità che Fabio Quartararo potesse anche quest'anno continuare a stupire, si è dovuto presto ricredere. Lo scugnizzo francese, in barba a teorie e perplessità ha ripreso esattamente da dove aveva finito, centrando due pole position e due vittorie nei primi due appuntamenti della stagione. Due gare condotte con sicurezza disarmante e gestite da campione consumato, precedendo in entrambe le occasioni quello che dovrebbe essere in questo momento l'uomo di punta per la casa di Iwata, ovvero Maverick Vinales. Uno strano destino, quello di 'Top Gun', che dopo aver vissuto per anni l'ingombrante presenza di Valentino Rossi nel box, si appresta a doversi confrontare con una 'bega' ancora peggiore. Il fatto che Quartararo disponga di una M1 ufficialissima non stempera del tutto il 'malessere' di vedere un pilota del team satellite stabilmente davanti agli ufficiali. Un posto, quello di Quartararo in Petronas, destinato ad essere occupato il prossimo anno da un Valentino Rossi apparso trasformato in Gara 2 a Jerez, dopo aver 'costretto' gli ingegneri giapponesi ad accettare regolazioni di setting risalenti a molti anni fa. Impostazioni ritenute ormai superate ma che col pesarese sembrano funzionare. Sarà da vedere se si è trattato di un episodio o se Rossi ha finalmente trovato il modo di affrontare e risolvere i suoi problemi di gestione delle gomme. Gara 2 molto positiva anche per Franco Morbidelli , fermato dalla rottura del motore quando aveva Rossi alla sua portata. E quella dei motori rappresenta la vera nota dolente per Yamaha, con tre propulsori saltati nel giro di una settimana ed un problema di affidabilità ormai conclamato. Il fatto che Vinales abbia già effettuato la rotazione dei cinque motori a disposizione dopo due dole gare lascia intendere che i timori sono fondati.
DUCATI, BILANCIO... IN ROSSO
La casa di Borgo Panigale rappresenta la vera delusione della doppia trasferta spagnola, che alla luce della forzata assenza Marquez avrebbe rappresentato un'occasione preziosa per mettere fieno in cascina. Se il terzo posto di Dovizioso ed il quarto di Miller in Gara 1 avevano indotto all'ottimismo, la settimana successiva ha rappresentato un brusco ritorno alla realtà con il forlivese sottotono, la caduta di Miller e la rottura meccanica toccata a Bagnaia. Il torinese peraltro è stato grande, con una prima fila in qualifica ed una gara sontuosa che lo avrebbe portato ad un podio sicuro. La svolta di Bagnaia, se confermata potrebbe risultare cruciale anche sul fronte del mercato piloti, perchè in questo momento Pecco rappresenta la sola alternativa a Dovizioso il cui rinnovo appare sempre più incerto.
SUZUKI, INIZIO DIFFICILE
La Casa che aveva meglio impressionato nei test precampionato è incappata in un inizio di stagione quanto mai tribolato, e non certo per demeriti propri. La caduta di Rins nelle prove di Gara 1 a Jerez ha di fatto compromesso entrambi gli appuntamenti ed i pochi punti raggranellati dal team in Gara 2 non salvano certo il bilancio, Per uno strano destino sembra che questa moto, da tutti giudicata eccellente, non riesca mai a concretizzare il proprio potenziale. L'appuntamento di Brno sulla carta dovrebbe risultare congeniale, ma certo il ritardo in classifica è già molto ampio.
KTM, TRA SFORTUNA ED ERRORI DEI PILOTI
La casa austriaca è quella che ha messo in mostra i progressi più evidenti, soprattutto sul fronte della sfruttabilità di una moto che in passato pareva efficace solo nelle mani di Pol Espargaro. Purtroppo avere tre piloti debuttanti o quasi ha il suo prezzo ma è indubbio che il lavoro certosino di Dani Pedrosa stia dando i suoi frutti. Binder in particolare ha stupito per la capacità di adattarsi rapidamente alla categoria e da lui è lecito aspettarsi grandi cose.
APRILIA, SVILUPPO... IN CORSA
Purtroppo la casa di Noale si scontra con gli inevitabili limiti di un progetto certamente molto promettente ma ancora acerbo. I problemi di affidabilità del propulsore hanno costretto i tecnici a plafonare le prestazioni perchè in questo momento le gare rappresentano il vero programma di sviluppo. Qualcosa che si sposa però a fatica con la generosità del bravo Aleix Espargaro, poco incline ad amministrarsi. Di certo per Aprilia non è il momento migliore per avere in pratica a disposizione un solo pilota.
NUOVO CALENDARIO - NO ALLE TRASFERTE EXTRAEUROPEE, AGGIUNTA UNA GARA A FINE NOVEMBRE
Con un comunicato congiunto, Dorna e FIM hanno ufficializzato la definitiva cancellazione delle trasferte di Argentina, Thailandia e Malesia, subordinate come noto alla presenza del pubblico in circuito. Ma il campionato è stato comunque allungato con l'aggiunta di un'ulteriore prova, programmata per il 22 Novembre e successiva al doppio appuntamento di Valencia. Non è stata ancora individuata la pista destinata ad ospitare quest'ultima gara, una comunicazione in tal senso è attesa in settimana.
IL CIRCUITO DI BRNO
La pista nella sua attuale configurazione misura 5.403 metri, si snoda in senso orario ed è composta da 14 curve, 8 a destra e 6 a sinistra con un rettilineo principale di soli 636 metri. Il manto stradale è molto ampio con una larghezza di 15 metri che consente ai piloti la scelta di traiettorie diverse e garantisce buone possibilità di sorpasso. Il tracciato è caratterizzato da sezioni miste da affrontare prevalentemente in seconda e terza marcia, separate da brevi allunghi ed è quindi assimilabile al Mugello come caratteristiche generali pur in presenza di velocità medie inferiori. Brno solitamente garantisce un certo equilibrio dei valori in campo, bilanciando punti di forza e criticità delle varie moto. La mancanza di veri curvoni veloci 'da percorrenza' ad esempio non fa emergere la tendenza sottosterzante della Ducati così come il motore non fa grande differenza almeno in termini di potenza massima. Da sottoineare invece il fatto che praticamente tutte le staccate vanno eseguite tenendo i freni in mano fino al punto di corda, aspetto questo sempre critico un pò per tutti nell'era Michelin.
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NEL 2019 VITTORIA DI MARQUEZ DAVANTI ALLE DUCATI
Nell'edizione dello scorso anno la gara fece registrare il dominio di Marc Marquez che a Brno colse la cinquantesima affermazione della carriera in MotoGP. La gara partì con circa tre quarti d'ora di ritardo per consentire all'asfalto di asciugarsi dopo un violento acquazzone e lo spagnolo fece valere la sua innata capacità di adattarsi immediatamente ad ogni condizione. A completare il podio le Ducati di Dovizioso e Miller seguiti da Rins, Crutchlow e Valentino Rossi, primo pilota Yamaha al traguardo. Quartararo chiuse settimo e Vinales decimo.
ORARI TV
Le gare di Brno saranno trasmesse in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari
Programmazione SKY
:Venerdì 7 Agosto
09:00-09:40 Moto3 FP1
09:55-10:40 MotoGP FP1
10:55-11:35 Moto2 FP1
11:50-12:20 MotoE FP1
13:15-13:55 Moto3 FP2
14:10-14:55 MotoGP FP2
15:10-15:50 Moto2 FP2
16:05-16:35 MotoE FP2
Sabato 8 Agosto
09:00-09:40 Moto3 FP3
09:55-10:40 MotoGP FP3
10:55-11:35 Moto2 FP3
11:50-12:20 MotoE FP3
12:35-12:50 Moto3 Q1
13:00-13:15 Moto3 Q2
13:30-14:00 MotoGP FP4
14:10-14:25 MotoGP Q1
o14:35-14:50 MotoGP Q2
15:10-15:25 Moto2 Q1
15:35-15:50 Mot
16:05-16:45 MotoE E-Pole
Domenica 9 Agsto
08:20-08:40 Moto3 Warm Up
08:50-09:10 Moto2 Warm Up
09:20-09:40 MotoGP Warm Up
10:05 MotoE Gara (7 giri)
11:00 Moto3 Gara (22 giri)
12:20 Moto2 Gara (23 giri)
14:00 MotoGP Gara (25 giri)
Programmazione TV8
Sabato 8 Agosto
17.15 Sintesi qualifiche Moto 2, MotoGP e Moto 2.
Domenica 9 Agosto
16.15 Gara Moto 3 . Differita
17.15 Gara Moto 2 - Differita
18,45 Gara MotoGP - Differita