Sul periodo di fermo, sto cercando di capitalizzarlo facendo io ciò che avrebbero dovuto fare loro.
Sull'arrivo di una soluzione, inizio a essere scettico. Del problema sono a conoscenza da metà 2018. La mia moto è stata prodotta a inizio febbraio. Se esistessero soluzioni, è impensabile che queste non vi siano sulla linea di produzione, ma arrivino come ricambi.
Purtroppo credo che nel 2021 presenteranno un nuovo modello e cambieranno ancora la fornitura. Ecco la "loro" soluzione: smaltire le rimanenze euro 4, farloccamente vendute come simil 5 con la suggestiva definizione di "euro5 ready", mettere in commercio il modello euro 5 e peccato per i fessi che hanno comprato l'euro4..
Confido solo che dalla mia ho tempo fino a maggio per far denuncia penale. Perché ciò che rende il mio caso diversi dagli altri (e assai più rischioso per BMW) è che ho evidenza oggettiva che la moto mia stata consegnata con il difetto. Un difetto noto, potenzialmente pericoloso, e verso il quale non hanno adottato nemmeno la più elementare diligenza. Le prove che sto conducendo solo finalizzate a questo. Se emergerà che la perdita è effettivamente presente, allora con l'intervento "farlocco" dopo la prima costatazione, cioè quello dove sono loro ad affermare che si tratta di una colatura di montaggio, si sono proprio scavati la fossa. Ciò significherebbe che non sono nemmeno in grado di operare a regola d'arte sul proprio prodotto.
Esiste anche la remota possibilità, che non escludo a priori, che siano residui di montaggio. Le prove che sto facendo servono a escludere ogni dubbio. Vedremo gli sviluppi.
L'unico backup sicuro al momento è l'acquisto di due pinze alternative, come appunto le brembo monoblocco del modello precedente.
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