@ decored:
in alcuni paesi scandinavi la parola "argento" è bandita. Considerata peggio della super peste. Allora, io non ho problemi ad usare capi con pesticidi/disinfettanti visto che li vendo da +20 anni e li uso da +35, l'importante è saperlo. Esistono trattamenti su capi sintetici senza disinfettanti, ad esempio il Cocona ma, a grandi linee, i batteri per morire devono subire un'aggressione.
@ kappetto.
Si la lana costa e la merino bella, costa molto. Io ti consiglio capi con almeno il 80% di merino. In alcuni casi mettono del sintetico per renderla più resistente.
A casa mia facciamo alpinismo da decenni, e fino alla riscoperta del merino, pesavamo che fosse una roba da naift. In realtà, il comfort generale è superiore, unito all'innegabile vantaggio della poca spussa anche d'estate. Io ti suggerisco di iniziare con delle calze (dove il costo è minore), e da li valuti bene i vantaggi se ne trovi. Però, la lana ha anche effetto memoria (si riscalda e si raffredda con più tempo rispetto al sintetico), e secondo me, vale i soldi che costa. Parliamo di un 90 euro per una maglia a manica corta.
Per la seta: non è solo che estetico: mi ritrovo il passamontagna sugli occhi e da parecchio fastidio! Semplicemente si allarga troppo e non riprende la forma.
Lamps
E
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r1150r del 2003, KTM Duke 690 dal 2018 e SADV 1290 del 2019, Honda @125 dal 2005.
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