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Vecchio 09-12-2019, 17:49   #2
Antonio Tempora
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26/06
Kazbegi – Sosta e gita in 4x4 alle Porte Caucasiche-Gola di Darial-Cascate di Gveleti-Valle di Truso-Valle di Sno


Dopo aver fatto colazione sia in camera che sulla terrazza da cui si gode il bellissimo panorama del Chiesa della Trinità Gergeti e del Monte Kazbek ci incontriamo con il nostro autista Amico che anche oggi ci guiderà con il suo Van Mitsubishi 4x4 in gita (prezzo concordato con l’albergo €150,00 per l’intera giornata) per le varie valli che caratterizzano la zona di Kazbegi.
Procediamo verso Nord verso la frontiera con la Russia attraverso la Valle di Darial, costeggiando il fiume Terek dove sono presenti diversi Centri Rafting.

Strada che può essere trafficata per l’ingombro dei TIR sulle 2 corsie circondate da cime alte e valli strette con fondo stradale discreto ma tratti rovinato come si può notare nel video.

https://youtu.be/tMI_zPDEdcA

La strada è antichissima e portava a quello che all’epoca era il confine dell’Impero Romano, poi il punto di accesso dell’Impero Russo alla Regione del Caucaso ed infine frontiera con Unione Sovietica, di cui la Georgia faceva parte e oggi Russia con la quale specie dopo la guerra del 2008 ha un rapporto problematico.
Nella vecchia guida LP del 2008 il posto di confine veniva descritto come posto di frontiera sperduto e pericoloso da attraversare, oggi si presenta nel suo aspetto moderno e trafficato di mezzi non solo commerciali ma soprattutto privati dato che oramai il valico rappresenta la via più semplice per accedere al Sud della Russia dalla Turchia e Sud dell’Europa e viceversa per i Russi.

Fatta la foto a quella che sarà forse una meta di transito di qualche viaggio futuro torniamo indietro per la stessa strada superando il complesso del Monastero di Dariali dedicato agli Arcangeli Michele e Gabriele


Arriviamo all’incrocio con la frazione di Gveleti, un chiosco ed un paio di case, da cui prendiamo una stretta strada sterrata che sarebbe stata un grosso problema da affrontare in due con la nostra moto, per la soddisfazione di Lilli che ha preferito il nostro mezzo con autista

https://youtu.be/ImTyMQNRBOs

Amico è molto bravo, guida sicuro evitando le buche più grosse e soprattutto il traffico di mezzi come il suo che conducono turisti come noi in gita oltre che gli “hikers” che salgono su a piedi.
Fermata la macchina nel l’unico slargo scendiamo e proseguiamo a piedi per 15 minuti fino ad una delle due cascate (salteremo la seconda) attraverso un sentiero ben segnato facile e con solo un paio di passaggi dove fare attenzione, senza difficoltà per chi come noi è abituato ai sentieri Dolomitici di Cortina.


Lungo la strada incontriamo una coppia di Italo-Americani in vacanza come noi e con nostra sorpresa la signora ci confessa di ripassare l’Italiano guardando in streaming la soap “Un Posto Al Sole” la preferita di Lilli che mi obbliga ogni giorno a farle vedere la puntata della sera prima su RaiPlay!

Arrivati alla cascata ci fermiamo per una foto prima di tornare indietro per un altro sentiero.




Riprendiamo il 4x4 e scesi per la stessa strada torniamo su quella asfaltata percorsa all’andata, superiamo Kazbegi e ci dirigiamo verso Sud per la stessa strada che abbiamo percorso da Tblisi, incrociando un gruppo di motociclisti su moto da enduro affittate dalle stesse agenzie turistiche che organizzano trekking e rafting nella zona.

Lasciamo la strada asfaltata dopo 17 kilometri in prossimità di una stazione sciistica in avanzato stato di costruzione con cabinovia e intraprendiamo una stretta e sempre più accidentata strada sterrata che corre a strapiombo lungo il fiume Terek, qui ancora allo stato torrentizio.

https://youtu.be/m5WaUd-Zv5M

Dopo qualche kilometro la scarrupata carrareccia finisce e la valle si apre in tutta la sua bellezza circondata da cime innevate.




Proviamo a fare una “sosta tecnica” in un piccolo bar con campeggio dall’altro lato del fiume ma le condizioni del “cesso alla Turca” sono talmente pessime da spingere Lilli a trattenersi fino a fermarsi presso alcuni ruderi dove poter fare pipì in solitudine.




Ci stiamo dirigendo verso il confine della Russia e potremo proseguire fino alla Fortezza di Zakagori forse il punto più bello della valle, ci fermiamo per delle foto e salutiamo da lontano i militari di guardia al check-point.

https://youtu.be/tgsu4qP-H-4








Ritorniamo indietro per la stessa strada passando accanto alle formazioni calcaree create da sorgenti di acqua sulfurea, ed un isolato monastero abitato da poche monache Ortodosse ed incrociando gruppi di trekkers e di ciclisti tra cui i Cinesi sono i più numerosi.

https://youtu.be/HkdX3AyHjVA






Lasciata la valle riprendiamo la carrareccia e questa volta Lilli si trova seduta con il finestrino con vista sullo strapiombo ed il suo sguardo non è il massimo della felicità!

Questo un breve video della strada percorsa.
https://youtu.be/6eaV7_3vhiw
Tornati di nuovo sull’asfalto ci dirigiamo di nuovo verso Kazbegi ed a Sioni svoltiamo verso la Valle di Sno fermandoci solo per qualche foto dato che la valle presenta un’attrattiva solo per i trekkers.


Quando torniamo in albergo nel tardo pomeriggio il tempo sta cambiando, usciamo per andare a mangiare nello stesso bar-ristorante dove avevamo conosciuto Vito e ci mangiamo un paio di spiedini con patatine e birra.
Vito mi offre una caraffa di vino rosso che apprezzo sia per il gesto che per il sapore.

Facciamo appena in tempo ad uscire e tornare in albergo che il tempo peggiora con vento, tuoni e pioggia.
In camera preparo le borse per la partenza di domani, mi fumo un ultimo sigarino e poi a nanna.
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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