Armati con una r 1150 r ci siamo fatti varie stradine bianche e asfaltate impostando il navigatore su strade panoramiche raggiungendo l’Aquila Come punto più lontano.È stato bello girare su posti sconosciuti con l’incognita delle stradine da percorrere e la paura della zavorra ad ogni incrocio vedendo strade sempre più piccole e dissestate degli Appennini centrali.Un sogno gli spazi aperti delle valli a campo imperatore sul gran sasso.Affascinanti tutti i piccoli borghi incontrati e pure quei paesini di 10 20 case dispersi tra le montagne.Stupore e tristezza a l’Aquila girando tra vicoli ricostruiti disabitati,vicoli chiusi ancora pericolanti e la nuova vita giovane delle vie coi ristoranti e locali pieni di gente
1500 km senza toccare un’autostrada partendo dal Veneto
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