la mia moto ha subito diverse cadute, la più drammatica e comica allo stesso tempo ha avuto come scenario tropea.
ad agosto, in sila, dopo una settimana passata in un campeggio a 1600 metri in riva ad un lago, lo zainetto dell'epoca inizia a rompere le palle che sente freddo, che vuole vedere gente e che ...... e che ...... e che ........
ok, basta, andiamo a tropea!
Dopo la calma e la bellezza del campeggio montano, passiamo le prime ore a tropea sotto un sole particolarmente cocente a cercare un campeggio decente e dove ci sia un fazzoletto di terra per poter piazzare la tenda. UN INCUBO!
io ero incazzato nero, lei comincia a realizzare e ad ammettere di aver rotto veramente le palle con la storia del freddo e del .... e del .... e del ....
decidiamo di mangiare un panino in un bar e posteggio la moto carica, sul cavalletto centrale, a pochi metri da me.
io mangio e non parlo, lei occhi bassi e pensierosa, per non guardarla in faccia guardo la moto che, dopo un pò, cade rovinosamente a terra per via dell'asfalto fuso dal sole.
in quel preciso istante lo zainetto scoppia in lacrime e mi tocca lasciare la moto a terra per il tempo necessario a consolarla

, il tutto sotto gli occhi attenti di tutta la piazza.
alla fine abbiamo trovato una sistemazione fantastica e ci siamo divertiti

però, ogni mattina e di nascosto, mi fermavo alcuni minuti in raccoglimento davanti a quel terribile sbrego sulla carenatura che chiamavo "graffietto" in presenza dello zainetto.