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Carlo TALAMO
Prendo spunto da un vs post in merito a triumph , briscola lo ha menzionato e io aggiungo un post per ricordarlo.
Ho ancora in mente le sue "massime" in tema Harley Davidson sul retro delle copertine di motociclismo. C'e' una motocicletta che se ne frega delle mode. E dagli altri non ha copiato niente. E' in giro da cent'anni. Ma non e' cambiata cento volte. Ha due cilindri e un carburatore. E poche valvole e pochi pezzi. Per restare una motocicletta. Per durare nel tempo. C'e' un motore che vibra e vive. Che e' vero. Che non divide nulla con la tecnologia spaziale. C'e ancora qualcuno che misura la leggenda in secoli. E non in secondi. C'e' un sistema di essere felici a 30 all'ora. C'e un modo di andare in motocicletta senza sfidare il mondo intero. Ci sono spazi che la pena ancora di vedere al rallentatore. Senza record casello-casello. Senza duecentosettantaallora. Senza spaccare una gomma in mille kilometri. c'e una motocicletta che non battera' limiti di accelerazione. Che ha sconfitto tutti gli attacchi. Una motocicletta tanto imitata. Che e' rimasta se stessa. Che ha superato le mode. Andando per la sua strada con dignita'. Una motocicletta che puo' girare senza il nome sul serbatoio. E senza essere scambiata con qualcun 'altro. Sono ancora in giro per il mondo e per l'Italia, quelle belle motociclette semplici,sane,robuste. Figlie del cuore,non del computer. Quelle motociclette alle quali voglio bene. Carlo Talamo (18 Novembre 1952 - 29 Ottobre 2002) |
Non mi sono mai piaciute le moto che vendeva, ma lui mi è sempre stato simpatico, si leggeva la sua Passione.
E' stata una grande perdita per il mondo delle due ruote... Ciao ancora Carlo! :) |
Certo molto appassionato.....
ma spesso troppo sopra le righe con chi non la pensava come lui. E non tutti potevano ( e non possono) spendere le cifre incredibili che costano le Harley. Io non lo farei neanche se potessi...... |
Un'altra persona splendida con una passione immensa.
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Un grande....
Un genio della comunicazione..... E' riuscito a convincere migliaia di persone a comprare dei cancelli..... Ci ha lasciato troppo presto..... Mi immagino cosa avrebbe fatto ora con la GUZZI..... Ciao Carlo..... |
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convincerebbe sulla qualita' e filosofia della nuova produzione tutta votata a : compra - usa - rompi - e ricompra :) Uno come lui in BMW di sicuro avrebbe dato calci nel culo a molti manager cravattini dai guadagni facili. |
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non conoscevo direttamente il Carlo ma doveva essere un grande. |
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...grandissimo comunicatore e, dai resoconti di "dietro le quinte" riportati da Superwheels, doveva essere anche molto simpatico.
Ho cominciato a conoscerlo, e a stimarlo per quello che scriveva, dall'articolo sulla morte di Senna scritto nel '94 e pubblicato su "In Moto".:) |
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....hai detto tutto. :!: :!: ciao carlo!! |
Mio padre ha comprato dal Talamo la prima 883 importata e venduta da lui come eclusivo Harley.
Mi ricordo che ha dovuto aspettare del tempo perchè venisse pronta l'omologazione italiana del mezzo americano. E' stato più volte a cena a casa nostra ed era veramente un bel tipo!! Certo, all'inizio si permetteva di scegliere lui a chi vendere una moto o no, ma questa sorta di controllo su chi avrebbe poggiato il culo sulle sue moto probabilmente era parte della sua visione e del suo progetto. Mi ricordo che si vantava di riuscire a non portare i calzini che per pochi giorni all'anno!!! :D :D :D :D Ciao Carlo!! |
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Se penso il modo banale in cui ha finito la sua avventura...:mad:
Riposi in pace... |
era il capo del mio ragazzo di allora. Tutti quelli che lo vedevano da fuori si stupivano poi conoscendolo di quanto fosse in fondo solo una persona con una malinconia grande ma anche con tanta voglia di realizzare una marea di idee.
Luca lo stava ad ascoltare come se fosse uno sciamano, e forse lo era a modo suo |
ciao Carlo!!!!!!!!
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Il primo posto non credo ci sia bisogno di spiegarvelo. ;) . |
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Aveva capito che il suo mestiere non era solo vendere ma mettere su ruote progetti che piacevano e trovavano il gradimento dei motociclisti. ConTriumph aveva rivisto la speed Triple.....dici poco..... Che fosse abilissimo a capire e trovare l'anima di ogni moto, non sono solo io a dirlo, ma credo che lo possano affermare tutti. Quasi per certo (se ne parlava su alcune riviste in quel periodo) stava facendo qualcosa con Guzzi....per rilanciare il marchio. Io personalmente lo avevo incontrato a Mandello per la festa annuale e mi era sembrato molto amico di Beggio e dello staff Guzzi/Aprilia, erano comunque molto in confidenza. Era sicuramente un tipo fuori dagli schemi. Ma come tutti i geni era un pò pazzo e imprevedibile. Ha lasciato un grande vuoto. Forse è stato capito tardi. Io come capacità creativa lo paragonerei a Tamburini (con tutti i limiti del caso) e con le dovute proporzioni. Non mi stupirei se sapessi che nella Griso c'ha messo lo zampino..... |
Io ho avuto il piacere di conoscerlo e diventarne amico. Abbiamo condiviso il fenomeno Harley quando ancora era un gioco e non una moda. I primi raduni palle quadre e cose simili. Devo dire che mi manca quel periodo, sei ancora un grande ciao Carletto!
http://www.fedrotriple.it/foto/Carlo...ostAtomica.jpg Non desideravo molto, dalla vita. Soltanto morire un pò meno scemo di come ero nato. Un traguardo non troppo impegnativo. Mi sono sforzato in questi ormai troppi anni. Ho cercato di crescere. Di sviluppare delle qualità minime. Ho tentato tutto per evolvermi, modificarmi. Ho letto libri ed ho viaggiato tanto. Mi sono interrogato e ho interrogato gli altri. Qualche volta, un pò di blu sull´orizzonte mi ha dato la speranza. Ma poi, ma poi mi osservo meglio, guardo più profondamente in quel che sono e la verità torna a vincere sulla menzogna. Non sono Cambiato. Nulla è cambiato. Morirò scemo così come sono nato. Avevo due anni e correvo per la casa come una Formula Uno ubriaca urlando il rumore del motore e facendo il verso delle gomme che fischiavano quando giravo l´angolo del corridoio. Avevo otto anni e dormivo con la bicicletta nel letto e la collezione di Dinky Toys sotto il cuscino. A quattordici anni la scia d´olio che andava dalla porta di ingresso alla porta di camera mia faceva scoprire immediatamente a mia madre dove stava nascosto il motore dell´Italjet. E adesso che a vele spiegate volo verso i miei quarant´anni, adesso capisco che nulla è cambiato. Gioco come allora. Con le stesse cose che mi appassionavano allora. Ero più piccolo ed erano più piccoli i miei giochi. Ecco, non sono cambiato. Nè migliorato. E forse è peggio di così: una volta per un compleanno, per Natale o per un dentino perso piovevano regali. Adesso anche se appoggiassi tutta la dentiera sul balcone nessun topolino pagherebbe le rate dell´ultimo gioco |
C'è una strada.
Questa strada sta da qualche parte. C'era luce, fino a poco tempo fa. Ma ora è notte. Piove. Sulla strada, nessuno. Forse, per molto tempo ancora, non passerà nessuno. Accanto alla strada, sta una motocicletta. Immobile. La vernice è opaca di chilometri. Lucida di pioggia. La scena è vuota. Oppure sembra. Perché, a ben vedere, c'è un uomo. Quest'uomo sta seduto sotto ad un albero, poco più in là. E' tranquillo. Quietamente beve qualcosa da un recipiente. Potrebbe essere caffè. Potrebbe essere birra. Forse è soltanto un gesto. L'uomo guarda la motocicletta. Con gli occhi accarezza le ruote consumate, il motore, la parte scura dei grandi tubi di scarico. La pioggia, poggiandosi sul metallo caldo, frigge dolcemente nel silenzio. L'uomo si muove, ma impercettibilmente. Forse, se potesse, toccherebbe quella vecchia motocicletta stanca. Ma tra la sua mano e lei c'è il bosco. E la quiete infinita di una notte d'inverno. Nella vita dell'uomo e della motocicletta, ci sono state giornate di sole. Molti chilometri, e odori forti di olio e di velocità. E c'è stato un tempo colorato, quando le ragazze si fermavano a guardare. A parlare. Gli occhi dell'uomo, adesso, sono chiusi. Delle ore, o magari molti anni, sono passati. Adesso è notte. Fa più freddo. La strada è vuota. In lontananza, assorbito dal bosco ma scandito nel freddo, si fa più lieve il suono di un rumore. Da qualche parte sta una città. E l'allegria. |
grande comunicatore e grande appassionato di moto.la passione di quello che faceva era evidente, sono le persone così da prendere ad esmpio.Prima di lui in Italia nessuno si filava le Harley.Io tuttora non le apprezzo ma il lavoro che Talamo ha fatto è di esempio e dovrebbe fare riflettere tanti che parlano di marketing,target e compagnia bella...
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Tutti i testi di quelle famose pubblicità sono poi stati raccolti in un libro, che però non sono mai riuscito a trovare.
Chi ne sa qualcosa? |
un mito, una vita da prendere ad esempio anche senza conoscerla troppo bene...
grandissimo. Ciao Carlo |
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Se non ho letto male da qualche parte venne regalato ad amici e clienti, ma mai regolarmente stampato e pubblicato: un vero peccato! Grande Carlo!!!:notworth: Mi manchi!:salute: |
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