cornaca di una tranquilla giornata
 

sabato,una splendida giornata di sole quale migliore premessa x ripetere un appuntamento annuale che ci porta ad affrontare quasi tutti i valichi appenninici da ancona a firenze ,circa 700 km di curve e tornanti alcuni famosi come bocca serriola,viamaggio,muraglione...altri meno noti come lo spino o il carnaio,credo che in tutto avremo svalicato almeno una decina di volte e sempre ad un'andatura ...piuttosto allegra,un paio di incidenti non gravi a ricordarci che in fondo è sempre meglio chiudere un pò prima del limite,un paio di piadine squisite x un pranzo veloce,qualche sosta fumo,e il tutto x ritrovarci dopo 12 ore intense di gioco esattamente al punto di partenza ,stanchi,sudati,ma con il sorriso stampato in faccia .
un grazie agli amici (perdonami il termine ma se uno mi vien dietro x dodici ore di fatica o è un'amico o un missionario) che mi anno accompagnato Mega G,e Silvano e un pensiero ad un caro amico che una volta mi seguiva in queste storie e che sono sicuro ha vegliato su di noi e regolato la manetta di suo fratello.
infine un requiem ai defunti piolini delle gomme di Mega G che ci anno lasciato in questa giornata di sole con buona rassegnazione del loro padrone
un saluto a tutti voi(un bacio alle vostre donne)
Gianluca

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Mai un Nikname fu coniato meglio, ad immagine e somiglianza dell'uomo che lo porta, un randagio col cervello e una passione per la moto intesa nel senso vero del termine.:!:
Alla prima sosta, dopo solo un'ora e mazza di strada, i dubbi sulla mia tenuta fisica e mentale c'erano tutti, la giornata si presentava maledettamente lunga.
Sono abituato a guidare per tante ore, ma certamente non a quel modo e senza tregua, un conto è fare dell'autostrada di trasferimento, un'altro è non fare più di qualche km di statale sui 700 totali.
Ho imparato uno stile di guida nuovo, fatto di regolarità ad andatura non propio turistica, sfruttando appieno le doti infinite del boxer in fatto di coppia e freno motore.;)
Incredibile, ho seguito e studiato G.Luigi sulla sua Adventure 1150, con la convinzione assoluta che avesse il fanale dello stop bruciato , poi di tanto in tanto una luce rossa, cazzo ma allora funziona, ma come diavolo fà !!!!????
Dritto e pieghe, una sola cosa, passo regolare, mai una indecisione, percorrenza in curva a velocità kostante con le pedane a due millimetri dal suolo, impressionante la serena lucidità dell'approccio anche nelle svolte più accentuate e ne abbiamo percorse mille, un toboga infinito.
Ci ho messo un pò a capire, poi piano piano mi sono adeguato a quel passo e con somma soddisfazione è arrivato anche il piacere di guidare.
Destra, sinistra, dritto e poi ancora.....mi ridevano anche le orecchie tanto era la serenità, col gusto di piegare davvero e sempre ad ogni curva, consapevole di avere ancora del margine .
Questo significa andare forte di passo, senza spremere meccanica e se stessi, un'arte che si apprende con l'esperienza, che non viene per caso.
Grazie G. Luca per l'invito e la lezione didattico/stradale successiva, a riprova che si può fare tanta strada veloce e divertirsi, senza dover per forza attaccarsi ai freni ad ogni curva.
Credo che da oggi in poi, senza smentita potrai fregiarti del titolo di Capo branco, perchè ne hai tutti i requisiti e nel limite delle mie possibilità di libertà dagli impegni, non mancherò di aggregarmi di nuovo.
Un saluto anche a Silvano, che non ha lesinato consigli su questa tecnica di guida per me sconosciuta.
Alla prossima !!!!!!!:D :D

Ps: una nota sulle gomme; le Bridgestone Battle Wing si sono comportate egregiamente, solide e sicure senza mai una sbavatura.
Anche ben inclinati, all'apertura del gas sono state solo dolci derapate di piacere !!