![]() |
Chi è Giancarlo Falappa...
... se andate a vedere delle gare di SBK o se partecipate a degli eventi Ducati, lo conoscerete di sicuro. Un uomo formidabile, che vive ormai dell'affetto dei suoi fan, dei motociclisti come noi... a cui ama raccontare le sue roccambolesche avventure dei tempi d'oro!!
Viva Falappa-pappa col po-po-po-po-po-pompone d'oro!! Ecco la sua storia 1979 Esordio contro la volontà di famiglia come pilota di Motocross (MotoVilla 125). Vince la prima gara d'esordio a Valconca di Fratte Maggiore (PS) e numerose altre vittorie nella categoria Cadetti (1980). 1981 Pilota professionista Motocross nel Team Ufficiale MotoVilla Risultati ottenuti 1981 Vittoria Campionato Italiano Cadetti-Junior (Boy Cross) 1982-84 Pilota ufficiale MotoVilla nel Campionato Mondiale 250 In 6 gare ottiene il miglior piazzamento per un pilota Italiano. 1985-86 Pausa delle competizioni per motivi economici. 1987 Casualmente una Domenica, a Jesi, con gli amici motociclisti, viene invitato ad un turno in pista con una moto stradale a Misano ( Giancarlo era fino a quel momento salito solo su moto da cross), che compirà con una Kawasaki GPZ 600 prestata da un suo amico. Con questa moto dopo solo circa un'ora di giri in pista, stupisce tutti facendo un tempo di soli 8 decimi superiore a quello del Campione Italiano della categoria 600. La settimana successiva si reca da un concessionario di moto per acquistare una Suzuki 1100 GSX-R, pagandola con 1 milione in contanti e 10 milioni di cambiali! Con quella moto, il 13/09/ prende parte alla sua prima gara di Velocità (Ultima gara di Campionato Italiano Classe "Oltre 600" Sport Production) e vince davanti a Caluzzi e Vitacca, presso il Circuito di Vallelunga (Roma). Questa era la sua prima gara di velocità. 1988 - Dopo aver vinto le 4 selettive previste di Campionato Italiano Sport Production con la sua Suzuki GSX-R 1100, la casa motocilistica Riminese BIMOTA propone a Giancarlo di partecipare alle ultime 3 finali in programma, con la BIMOTA YB4 750i.e., con la promessa, in caso di vittoria, di assumerlo come operaio e contemporaneamente Pilota Ufficiale nel Mondiale SBK 1989. - Vince il Campionato Italiano Sport Production. 1989 Campionato Mondiale Superbike All'esordio come pilota ufficiale BIMOTA in occassione della prima gara del Campionato Mondiale SBK di Donington Park (GB), conquista la Pole Position e la Vittoria (27/03). Dopo la prima gara vinta, BIMOTA inizia a considerare Giancarlo Falappa più come pilota che come operaio. Vittorie anche a Mosport (Canada), e Le Castellet (FRA), dove Giancarlo si esibisce in una leggendaria vittoria portando a termine la gara con il semimanubrio sinistro (in lega leggera), della sua moto irrimediabilmente danneggiato in un contatto con il suo compagno di squadra Mike Baldwing, compiendo l'ultimo giro con la mano sinistra appoggiata alla piastra della forcella anteriore per controllare la moto al posto del semi-manubrio fino all'arrivo. (Ordine d'arrivo: 1 Falappa, 2 Roche, 3 Baldwing). 1990 Passa al team ufficiale DUCATI. Durante il periodo in BIMOTA, Giancarlo viene notato dai vertici DUCATI, ed il team manager DUCATI , Marco Lucchinelli, già dopo la prima gara di Donington Park (vedi sopra), avvicina Giancarlo e gli fa discorsi riguardo al suo futuro come pilota. Dopo qualche tempo, casualmente, mentre stava "collaudando" una BIMOTA in autostrada, Giancarlo nota l' auto di Lucchinelli davanti a sè nelle vicinanze di Imola, in direzione Bologna. Immediatamente, viaggiando a circa 170 Km/h, gli si affianca sulla destra e gli apre la portiera dell'auto, con grande spavento e conseguente frenata di quest'ultimo, ripartendo poi a 170 Km/h, impennando in piedi (wheeling). Al debutto conquista 3 Vittorie, in sella alla DUCATI 851, poi alla sesta gara di Zeltweg (A),in occasione del suo compleanno ( i giornali avrebbero potuto scrivere "nato e morto lo stesso giorno" , durante le prove ufficiali del Sabato, negli ultimi 5 minuti, pur avendo già il secondo miglior tempo, esce in pista per conquistare la Pole Position. All'ingresso di un curvone da percorrere ai 270 Km/h, Giancarlo, per evitare di tamponare un pilota (molto imprudente) che gli si parava davanti, cade schiantandosi contro il guard-rail (che si trovava ad un metro dall'asfalto), procurandosi 27 fratture, la ruttura dell'arteria femorale e conseguante coma per dissanguamento. Dopo 12 giorni di coma, il pericolo di vita è scongiurato e Giancarlo viene trasferito all'ospedale Rizzoli di Bologna, dove rimarrà per svariati mesi sotto la cura del dott. Massimo Corbascio. 1991 Contro il parere dei due prestigiosissimi medici, dott.Corbascio e dott.Costa, Giancarlo, nonostante gli evidenti problemi fisici (braccio sx che non riusciva ad alzare [e che ancora non alza] gamba sx che non riusciva a flettere a causa delle 13 fratture al femore ed ai chiodi metallici ed alle viti impiantati) decide di ritornare alle gare motociclistiche, non per partecipare, ma come sua filosofia di vita, per vincere! E sarà nel Team DUCATI ufficiale in coppia con Raimond Roche. Da segnalare che in occasione della gara disputata in Italia al Mugello, (in condizioni fisiche disastrate), Giancarlo conduce a lungo la gara "bagnata", ed, arrivato ad avere ben un minuto di vantaggio su Doug Polen (secondo), è costretto al ritiro per rottura della pompa della benzina. Concluderà il Campionato Mondiale SBK, all' undicesimo posto. 1992 Giancarlo continua ad essere Pilota Ufficiale del team DUCATI, in coppia con Doug Polen, vincitore del Campionato del Mondo SBK del 1991, ma in sella alla nuova 888. Il nuovo Team Manager è Franco Uncini. L'arrivo di Polen ha portato per Giancarlo la novità delle gomme Dunlop, mai usate in precedenza. Si deve precisare che Polen era pilota ufficiale Dunlop già in USA, mentre Giancarlo Falappa aveva sempre usato Michelin. Vincerà entrambe le maches dello stesso circuito di Zeltweg, teatro del brutto incidente del '90. Concluderà il Campionato Mondiale SBK in quarta posizione, dopo aver vinto 7 manches totali. 1993 Sempre nel Team DUCATI ufficiale, con la 888, in coppia con Carl Fogarty, Team manager Roche. Ritorna alle gomme Michelin. In occasione della prima gara di apertura del Mondiale SBK,presso Brands Hatch, circuito nuovo per tutti a parte i piloti Inglesi, Giancarlo annichilisce ancora una volta tutti, in una gara "bagnata", distanziando di oltre un minuto il secondo arrivato e giungendo perfino a doppiare il settimo! (Una gara di campionato del Mondo...) Vince ancora in Germania (Hockheneim), Misano (entrambe le manches), Austria (Zeltweg), Monza, concludendo con un bottino di ben 8 vittorie complessive, ma, purtroppo, per contrasti all'interno del Team Francese relativi alla messa a punto della moto in pista, slitta dalla prima alla quinta posizione nella classifica mondiale. 1994 Prosegue l'avventura di Giancarlo con la DUCATI. Dopo i dissapori e le amarezze vissute col precedente Team, a Giancarlo viene fatta una proposta dalla Honda per correre nel mondiale SBK con il Team Castrol, ma il cuore del Leone è rosso DUCATI, e Falappa chiede di essere allontanato dal team Roche, e viene accontentato: d'ora in poi, in coppia con Fogarty, farà parte del Team DUCATI-Ferrari. Un compito molto importante viene dunque assegnato al mitico Leone, quello di iniziare l'avventura e cercare di contribuire allo sviluppo della fantastica arma totale di Borgo Panigale, che si rivelerà un mito indiscusso per il mondo intero: la "DUCATI" 916. Inizia il mondiale SBK a Donington Park (GB), e Giancarlo, a causa di un problema tecnico, finisce quinto in entrambe le manches. Seconda prova ad Hockheneim (D): ancora problemi con il cambio elettronico lo costringono alla quarta posizione. Poi è la volta di Misano, il 26/05, che si rivelerà l'ultima gara disputata dal Leone. Con uno spettacolre secondo posto in prima manche ed una vittoria in gara 2, Giancarlo si porta al secondo posto in classifica mondiale, mentre il suo compagno di Team, Carl Fogarty, è quarto. Appena dopo quest'ultimo trionfo, Giancarlo si reca ad Albacete (E), per eseguire alcuni importanti test DUCATI, appena una settimana prima della quarta prova di Campionato del Mondo SBK. Durante il compimento del test riguardante il nuovo forcellone DUCATI, Giancarlo testa anche un nuovo sistema di cambio elettronico, fatto costruire ad hoc dal Team, (X LUI)per cercare di ovviare ai suoi problemi fisici dovuti ai postumi del precedente incidente (vedi sopra) del '90, che non gli permettevano di piegare il ginocchio sinistro, rendendo impossibile cambiar marcia mentre era in piega. Purtroppo, un improvviso cedimento meccanico del suddetto cambio fa sbalzare Giancarlo all'indietro,sopra alla moto ad oltre 4 metri di altezza, facendolo poi ricadere "in picchiata" con la testa. Questo brutta botta gli procura 38 giorni di coma, facendolo restare in bilico tra la vita e la morte per almeno 30 giorni e ponendo fine, di fatto, alla strepitosa carriera del Leone di Jesi. Nonostante questo, Falappa continua strenuamente a voler ritornare a vincere per sè, per la DUCATI e per il suo amato pubblico. 1997 29/05 Giancarlo compie un ultimo test a Rjeka, coadiuvato dalla clinica mobile che lo segue in questa avventura, che però non ha esito positivo, anzi... Giancarlo capisce che la sua carriera agonistica è ormai finita ed "appende il Casco al chiodo". |
Quote:
:D :D :D :D :D :D |
Sorry, ma per me è una figura patetica di una tristezza infinita. Mi fa una pena sconfinata. E' trattato come un pupazzo da far parlare a comando; indicato a dito come una leggenda ( !!?? ) che a malapena però si regge sulle gambe.
Avvicinato da chiunque ripete ossessivamente le stesse cose....... Umanamente lo capisco, ma trasformarlo in un fenomeno da baraccone mi sembra eccessivo. Dal punto di vista agonistico apparteneva alla categoria dei piloti fortissimi e quasi imbattibili in certe circostanze, ma troppo fallosi ed incostanti per vincere un titolo. M. |
Sei libero di pensarla come credi e per alcuni versi non ti posso dare torto. Ma la sua vita dopo gli incidenti, è attualmente abbastanza triste. Il fatto di essere un mito per la gente lo rende felice, ha una passione infinita per le moto e in moto ci va ancora.
Forse se lo conoscessi meglio potresti ricrederti. Trovo sbagliato farlo parlare durante le gare di SBK per i motivi che tu hai citato, ma forse esageri un po'. :) :) E comunque è una leggenda della Superbike. |
come ho sempre sostenuto, il suo numer 9 è sempre nel mio cuore, senza offesa per nessuno, ma io non ho mai visto correre nessuno nelle condizioni di falappa....
da quello che mi ricordo, all'arrivo a le castellet, taglia il traguardo e corre ai box tirando malore a dx e sx per farsi cambiare subito il manubrio pena la squalifica e la perdita della manche....... per me, falappa è l'uomo che ha tirato fuori la ducati dalla cantina delle corse, grazie giancarlo mi hai fatto scoprire la SBK, la Ducati, il coraggio, l'assurdità, la generosità.... sei un mito |
Quote:
|
Quote:
ti pregherei solo cortesemente di non ............. ma chi se ne frega, il mondo è libero, vario e a tutti spetta un posto. |
Quote:
no, ma la figata è che è corso via per farselo sostituire heheheheheeh se no lo beccavano;))) il ragazzo è davvero fuori.... a me fa impazzire |
|
Una leggenda!!! :D
|
zitta tu che c'hai la moto brutta :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
|
E' una Ducati :eek: o la ami o la odi :eek: io la amo :eek:
P.S.: Falappa è un mito, una leggenda per antonomasia, ma il mio mito rimane the king :eek: |
Viva Falappa-appa....:D :D :D :D
Grazie Cimina, questo tread me lo salvo!!! |
tesora, king carl, io me lo ricordo quando abbandonò per un guaio tecnico in non mi ricordo quale gare, credo seconda manche.... pressione zero su corser ( il ragazzo andava nel panico quando king era in pista)... gli si spalanca la libidine .... apre come un disperato, recupera credo due posizioni e supera all'esteerno di una curva dx il primo..... ho ancora i brividi.....:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
|
anche a me si stringe il cuore ascoltarlo alla tv però lui ha dato tutto e ci ha regalato pagine memorabili, il minimo che può ricevere da noi appassionati è il rispetto. e secondo me "leone" non rende ancora l'idea.
|
Quote:
d'accordissimo Bubu.... per noi che lo conosciamo personalmente ovviamente è diverso. :cool: |
Quote:
Teodoro, sto scherzando, ovvio :cool: |
hmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm io non lo conosco, la persona più importante che conosco è bumoto :lol: :lol: :lol: :lol: alla peggio posso dire di conoscere me stesso.. ma manco troppo bene....
un mito è un mito, anche se ormai lavora per una ditta di pirloni che montano moto storte con gli scarichi catalizzati al contrario:lol: :lol: :lol: :lol: |
Giancarlo era e rimarrà sempre un TORO!
Non sapete quanto ci rimasi male per il suo ahimè irreparabile incidente... Era il primo anno con il 916 e quella moto stava dominando il campionato... Sarebbe stato l'anno perfetto per consacrare Giancarlo come pilota italiano campione del mondo su moto italiana all'esordio... Peccato... veramente un peccato. Ma Giancarlo è ancora lì con la sua famiglia Ducati, sempre in prima fila... e vive ancora dell'affetto dei suoi tifosi! E' questa la sua rivincita... Forza Giancarlo!!! |
Quote:
volevo solo sottolineare che spesso capita di pensare come ha scritto monegasque;anch'io ho avuto le stesse sue sensazioni la prima volta che lo vidi e sentii parlare a Monza al microfono. Poi dopo cambiai opinione....... :cool: |
Cinzia, alla prima occasione si va a conoscere Giancarlo... lui ne sarà sicuramente contentooo!!! Vero Teo!?!? :eek:
|
Quote:
... ma io mi emoziono ... :oops: |
Quote:
|
Quote:
Wayne Rainey ad esempio, sotto certi aspetti vive MOLTO peggio di Falappa, ma la sua condotta ed il suo contegno sono BEN diversi, come è diverso il comportamento tenuto da Yamaha rispetto a Ducati dall'anno dell'incidente 1993, ad oggi! Per ciò che mi riguarda quindi prima di sputare sentenze informati e conta almeno fino a 100. ****** Non ho voluto comunque dare un giudizio negativo su Falappa, anzi! Mi dispiace vedere una persona con tali problemi trattato come fenomeno da circo. Se ciò in effetti aiuta Falappa a vivere ed a sentirsi meglio, ben venga! Motociclisticamente parlando comunque, molti spesso confondono il coraggio e la simpatia con i risultati. Monegasque. |
Grandissimo Falappa, io lo incrociato + volte sui campi da cross e aveva un manico incredibile, peccato che avesse un mezzo non all'atezza delle sue capacità (Villa poco competitiva) e non abbia continuato con il cross (sedondo mè avrebbe vinto il mondiale), il problema è che quando un crossista passa alla velocità è facile che si "rompa" è proprio lo stile di guida che ti porta a questo, e quando picchii male su una pista.........................
Comunque NESSUNO si permetta di denigrare un grande. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 07:29. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©