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Brescia: campagna-shock per la sicurezza
La Provincia di Brescia, già protagonista di encomiabili sforzi a favore della sicurezza stradale, diffonde un manifesto destinato a far discutere
http://www.motonline.com/img_reposit...B210x297mm.gif Sotto la foto, il manifesto riporta la scritta: «In sella a una moto è facile sentirsi invincibili. A volte, invece, in moto si muore: tre volte più che in automobile. E non pensare: “Tanto a me non succede”. Perché chiunque è rimasto vittima di un incidente l’ha pensato almeno una volta. Goditi la moto, ma da vivo». :rolleyes: :rolleyes: |
L'avevo vista; penso alla povera Triumph che si è prestata a tale servizio ;)! Scemenza a parte, trovo ridicolo che l'amministrazione comunale della citata città investa in manifesti del genere e faccia poco o nulla per il mantenimento delle strade che a detta di amici che vivono lì son in condizioni pessime se nn disastrose in alcuni tratti!
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penso siano più utili iniziative tipo questa:
La capitale pensa ai centauri http://www.motoblog.it/uploads/OK_guardrail_scena2.jpg Ben vengano queste pubbliche iniziative! E' sempre bello vedere che c'è qualcuno che porta avanti la maratona per salvaguardare l’incolumità dei motociclisti. Ci giunge notizia che la Provincia di Roma ha appena "foderato" le curve sui cinquanta chilometri della Campagnanese e prevede un imminente intervento su altre strade. La foto che vedete, rappresenta la simulazione inscenata dall'ing. Valeri di Roma, per sensibilizzare l'attenzione sull'ormai tristemente noto problema degli attuali guard-rail. Ecco quindi che dopo il guard rail protetto presentato poco tempo fa a Perugia, anche la Provincia di Roma ha montato i primi cinquanta chilometri di protezioni su una delle strade più popolari tra i motociclisti della Capitale. Stavolta però, piuttosto che le protezioni longitudinali, si parla di foderi in plastica rigida che rivestono i paletti verticali della barriera. Un accessorio sicuramente meno efficace delle bande orizzontali, ma come spiega l’Ing. Franco Valeri, direttore del Dipartimento Viabilità della Provincia e motociclista: “Meglio qualcosa di semplice e funzionale oggi, piuttosto che la perfezione chissà quando”. Putroppo i numeri degli incidenti gravi nel fine settimana sono eccessivamente elevati e intollerabili. Così ci siamo documentati, abbiamo cercato anche su Internet, ed ecco questo progetto dell’Università di Brescia, finanziato dalla Provincia lombarda e prodotto dalla Silverplast. Ogni singola protezione costa fra i 5 e i 7 euro, così, con soli 60.000 euro (un’inezia quando si parla di manutenzione stradale, ndr) riusciamo a proteggere le curve più pericolose su un percorso di ben 50 chilometri. Non sarà il massimo, ma la presenza di queste protezioni ha anche una funzione educativa, perché sensibilizza i motociclisti alla pericolosità di certe curve e delle barriere che vi sono all’esterno. Contiamo insomma su un effetto deterrente sulla manetta del gas”. |
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La cosa che mi infastidisce è che con cartelli tipo quello di Brescia non si fa altro che alimentare l'odio verso i motociclisti. :(
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E penso distragga anche gli stessi motociclisti...
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...e questo in TRENTINO?! :rolleyes:
http://www.motoblog.it/uploads/bikerssafety.jpg "da 0 a 180 km/h in 7", da 180 a 0 km/h in 2", hai una vita sola" forse stanno esagerando... :( |
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è verissimo, ma una campagna pubblicitaria come questa costa molto ma molto meno che rifare l'asfalto.... :-o :mad: |
Di messaggi del genere dovrebbero farne molti di più e anche per televisione.
Una cosa che vorrei anche che fosse fatta è sensibilizzare gli automobilisti. Per esempio sulla Treviso mare (la strada che porta a Jesolo) capita spessissimo che le auto taglino la strada ai motociclisti in sorpasso: perchè non usare dei cartelli per mettere in guardia da questo rischio gli automobilisti? |
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Sostanzialmente il rispetto e l'attenzione sulla strada sono legati a questioni di "massa": più si avvicina un veicolo ingombrante e più si usa cautela evitando, per esempio, di tagliare la strada e via dicendo... Un'esperienza quotidiana su tutte: se si sta approssimando una motocicletta e l'automobilista sta percorrendo una confluenza molto probabilmente il personaggio continuerà a percorrerla pensando che tanto il motociclista è piccolo (nel senso di massa ridotta) e si può tranquillamente allargare e passarlo sulla sinistra... :mad: |
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io ho fatto un buco nella tasca del pantalone cosi posso arrivare più facilmente a.........:lol: :lol: :lol:
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Motociclisti struzzi.... non diciamo balle, le strade son quel che sono ma si vedono se non lo capisci..... I fatti sono 1500 morti anno in moto, più feriti gravi, neurolesi, para e tetraplegici ecc... ben venga la pubblicità shock.
Piuttosto che c'entra la moto retrò del manifesto, mettere la solita supersportiva no!? |
sono favorevole. Chissà che a qualche testa calda passi il messaggio.
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Ho letto un sacco di commenti inconsistenti su queste pubblicità tra questi post... . . . Fomentano l'odio contro i motociclisti... Ridicolo infestare le città con questi manifesti... Questi cartelli distraggono i motociclisti... Stanno esagerando... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: . . . Queste frasi testimoniano chiaramente della mentalità di parte di noi.:( Che occorra curare di più le strade sono d'accordo (quelle italiane sono tra le peggiori in Europa per i motociclisti), ma questo non toglie che la pubblicità shock abbia una sua precisa giustificazione. Tra l'altro la impiegano in paesi con condizioni di circolazione molto più serene rispetto a quelle italiane. :confused: :confused: |
anch'io l' approvo al 100%, anche se solo per un attimo qulcuno potrebbe rallentare per riflettere
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Fanno bene a ricordarcelo, ogni tot di Km... E la maggioranza ci hanno lasciato le penne non per colpa degli automobilisti, ma per uno stile di guida troppo "allegro". Stile di guida che abbiamo un pò tutti de ste parti...:( |
ok all'iniziativa, però si dovrebbe ricordare a tutti gli utenti la pericolosità della strada. Intorno a Strasburgo, ma immagino in tutta la Francia, ci sono le sagome umane nere piantete a bordo strada in ogni punto in cui c'è stato un incidente mortale. Sapere che si muore fa bene anche agli automobilisti no?
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Chi non ha peccato scagli la prima pietra!
Chi di noi puo' dire di non essersi riconosciuto almeno una volta nell'immagine del centauro/supereroe? Ammettiamolo dovremmo tutti fare un esame di coscienza su come guidiamo e sui rischi che prendiamo e badate lo dice uno che difficilmente riesce a mettere in pratica questi nobili principi... Questo non toglie che uno stato che si rispetti dovrebbe fare degli investimenti per proteggere i propri cittadini, cosa che non succede assolutamente! Anche perché una macchia d'olio o il ghiaietto in curva possono essere mortali anche a velocità codice se dall'altra parte della strada ci sono degli affilati lamierati d'acciaio! Secondo me dovremmo approvare i suddetti manifesti ma farne affiggere degli altri altrettanto shock sulle manchevolezze dei nostri governanti!!! |
E pericoloso andare in moto,sono d'accordo con la tesi.Il pericolo non sta nella nostra testa dei motociclisti, e la campagna shock non dovrebbe essere indirizzata a noi motociclisti,ma a agli automobilisti ricoglioniti che per dirne una ,gli specchietti usano come lo specchio.Il pericolo,secondo il pregiudizio diffuso,grazie ad un paio di smanettoni fusi,siamo noi,il che è stato smentito da quella indagine €(motociclismo l'ha pubblicato),+ di 50 % di incidenti con le moto coinvolte è colpa degli automobilisti.Ripeto ,deve essere cambiato il target di queste "pubblicità progresso"
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Sono completamente d'accordo con Guanaco e Viggen... è vero che le strade sono un disastro, ma è anche vero che se le affrontassimo a delle velocità umane non ci sarebbe nessun problema...
Non è una giustificazione nei confronti dello Stato, è la realtà. |
Dai Obrad, vai a vedere su per i passi, cosa succede tutte le estati...
Moto sotto gli autobus, moto sotto altre moto, moto giù per le scarpate con quelli del soccorso alpino a cercare centauri dispersi... Chiedi a Huey, che la sa lunga. Da noi succedono più incidenti per esclusiva causa nostra. Per una volta facciamo autocritica... |
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