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parole sante.
Oltre la volgarità basta con le ipocrisie
Regna la tecnica di aizzare il fuoco per avere audience e poi si moraleggia Ieri pomeriggio a «Domenica in» non è andata in onda la volgarità, territorio dai confini sempre difficili da determinare (anche perché il più delle volte la volgarità sta nell'occhio sovrano di chi guarda). No, è andato in onda qualcosa di peggio, l'ipocrisia, l'impostura mascherata da perbenismo, l'insincerità camuffata da salotto. Siccome la rissa paga sempre, in termini d'ascolto, Mara Venier è da due settimane che si serve del fumantino Adriano Pappalardo. Ma fa qualcosa di peggio: gli contrappone un certo Antonio Zequila, detto er mutanda , divenuto famoso in un reality, oggetto di allusioni malevole da parte di «Striscia». Lo spunto è uno qualsiasi (la raccomandazione, pratica molto diffusa in Italia ma misteriosamente ignota ai più, specie a quelli che ne discutono), lo scopo però è di attizzare l’incendio. L'ipocrisia di Mara Venier è di mettere la paglia vicino al fuoco e poi far finta di chiamare i pompieri. L'ipocrisia di Rocco del «Grande Fratello» è di fare ormai il provocatore di professione; poi però se un gruppo di studenti lo schernisce lui chiama subito i giornali. L'ipocrisia dei «colleghi della carta stampata» è la più sottile: ogni giorno alimentano i pettegolezzi ma, in tv, tirano fuori l'abito della festa e fanno la predica agli altri: così ipocriti che si fa fatica a individuare sotto la maschera dell'ipocrisia la loro indubbia intelligenza. L’ipocrisia dello psichiatra, l’ipocrisia di chiedere scusa, l’ipocrisia dell’Osservatorio dei minori buon frequentatore di «Domenica in». E, siccome l'ipocrisia è sempre tetra, è indispensabile la presenza triste del prete televisivo (il solito don Mazzi) la cui preziosa ipocrisia è di trovarsi lì a fin di bene. Poi c'è il candido direttore Fabrizio Del Noce che stoppa Flavia Prodi ma dà il via libera a Zequila. È la solita storia: in tv, a chi vuol salire i difetti vistosi possono giovare più dei meriti oscuri. Aldo Grasso 23 gennaio 2006 |
:D (e fanculo i 10 caratteri)
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100%
E poi, se un "diavoletto" parla di "parole sante".....beh, allora c' è da credergli sul serio..... :lol: :lol: :lol: :lol: |
Quoto il "parole sante", hanno veramente scassato.
Prima sceneggiate in tv, poi paginoni sui giornali... IN MINIERA IN MINIERA!!!! Una cosa buona c'e', nella TV... si lascia (ancora) spegnere... :mad: :mad: |
100% diavoletto.
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quoto al cento per cento, è arrivata l'ora di spegnere la TV ............
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Quote:
Guardo solo il TG, ma ormai è pieno di gossip anche quello! :mad: |
se penso che a fine mese sono 99 euro di canone TV... :mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad:
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quanto mà piass el diaulass quando scrive così....;)
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100 % :d (+ 10 caretteri)
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lo scritto e' di aldo grasso del corriere
Io l'ho copiato incollato per due motivi.....il primo è che non sarei in grado di scrivere in quella maniera sintetica e lineare i concetti da lui spressi e in seconda battuta il contenuto era pari al mio modo di verede le cose... ............... |
Bravo Diavoletto, hai centrato i problemi!:D
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100-100 :D :D :D
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certo che pagare quei decerebrati..... mha |
E pensare che il canone serve anche per pagare quel co@@@one di Zechila :mad: :mad: :mad:
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I personaggi che infestano programmi quali buona domenica e domenica in dovrebbero andare a lavorare così capiscono che vuol dire la fatica ma chi li guarda dovrebbe solo vergognarsi della propria condizione!.. :( :(
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Aldo Grasso non mi dispiace. Da sempre individua con indubbia efficaca e opportunità le magagne (morali e non) della TV italiana. Ha anche lavorato nel CdA della RAI dove si è trovato malissimo, occasione che gli è comunque valsa per descrivere i personaggi allucinanti e vomitevoli (allora come oggi) che decidono come intrattenere-informare-indottrinare il telespettatore medio. Se dunque Grasso spara a zero sul management della RAI, sui conduttori o sui personaggi della ribalta che cavalcano con oscenità l'onda della popolarità non può che trovarmi d'accordo.
Tuttavia, Aldo Grasso non è in questo molto originale, riconosciamolo. Da un personaggio della sua onestà intellettuale e della sua levatura mi sarei aspettato di più. E' inutile sottilineare che la TV è oggi spazzatura, che è volgare, aggressiva, superficiale. Si fa prima a dire semplicemente che la TV è tutta uguale. Le alternative che abbiamo al piccolo schermo sono infatti sempre di gran lunga inferiori al numero di pulsanti attivi sul nostro telecomando. Ma lo sappiamo, almeno chi non è imbecille del tutto lo sa... Aldo Grasso non fa che far piovere sul bagnato... Che la TV sia tutta cacca o quasi è storia arcinota. Ma perché continuare a prendersela con i responsabili dei palinsesti o con i direttori di rete? O con i conduttori strapagati? Pensate che una stomachevole Mara Venier o un orrido Cucuzza possano cambiare? Che un Del Noce o un Gori non abbiano già superato la fase di sputare contro lo specchio che li riflette? Tutto è scelto apposta, direttori, palinsesti, tematiche di gossip o seghe varie. E non vedo cambiamenti all'orizzonte. La melma televisiva è in piena alta marea e lo sarà ancora per anni. Il punto che Aldo Grasso non ha il coraggio di esplicare è questo, mettiamocelo bene in testa: LA TV E' COSI' PERCHE' E' COSI' LA GENTE CHE LA GUARDA. Il popolo dei telespettaori è ovviamente eterogeneo, ma al 70-80% dell'audience potenziale quei programmi (catabolici e scatologici) vanno benissimo. Quelli ci stanno delle ore davanti allo schermo, rimbesuiti come coglioni. E cosa fa Camilla di Carlo, e chi ha ucciso la figlia o i genitori, o con chi fa le corna Tizia e Caio, il delitto di Cogne, il vaff e il viff e amenità demenziali di questo genere. La TV di Stato dovrebbe far crescere la cultura, la consapevolezza, la responsabilità (tanto più che esige un canone) e, invece, ravana nel torbido, così fa più marchette con la pubblicità (di chi è la maggiore azienda pubblicitaria?). Insomma, gioca al ribasso, perché guadagna di più con i porci che con le perle, per riprendere un motto popolare. Se qualcuno obietta all'andazzo generale, loro tirano fuori share e bilancio. Il punto è che oggi tutti ragionano in termini di quantità e la qualità è roba che non si mangia. Bisognerebbe avere il fegato di esporsi in prima persona e fare affermazioni di questo tipo. Affermazioni impopolari sulla gente. Se lo dico io la cosa conta come il due di picche e faccio solo la figura dello spocchioso, ma se lo dicesse Grasso o uno come lui, beh penso che, forse qualcuno comincerebbe a riflettere un pochino, prima che il livello della cacca arrivi alla bocca. Si dice: ogni nazione ha il governo che si merita. Che valga anche per la TV? In fondo, non credo... |
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prima di chiederci come mai certa gente va in TV... chiediamoci chi è la gente che la guarda... e sono MILIONI.... |
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