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Giornalismo d'assalto
Non ho voluto inquinare il post sulla morte di Luca Salvadori, ma possibile che moto.it (che generalmente apprezzo) si riduca a queste diatribe quando il corpo è ancora caldo?
Forse Cereghini ha cercato di aggiustare il tiro, perchè il primo articolo lo trovo veramente di cattivo gusto. |
A me non sembrano parole sbagliate.
Le strade sono quelle che sono e le moto odierne sono super prestazionali. Le due cose mi sembrano incompatibili. Le corse ok, ma non mi sembra il caso di tornare ai giochi dei gladiatori. Su strada ci sono tantissime insidie, poche protezioni ed anche l'intervento dei soccorsi è spesso difficoltoso e tardivo. Al Tourist Trophy il meglio delle protezioni sono le balle di paglia messe qua e là e quasi ad ogni edizione ci scappa il morto (magari anche più di uno, come di recente). Le moto sono diventate esagerate, da oltre 300 km/h; sono degli aerei senza ali, ma anche gli aerei atterrano e decollano su piste apposite. Lo spettacolo mi piace, ma non quello del rischiare la pelle. |
E' complesso giudicare una tragedia con tutto quello che consegue mentre si sta seduti dietro una tastiera (parlo di me).
Tuttavia ognuno di noi sono sicuro che quando sale in moto realizza che può essere pericoloso. Tempo fa uno di noi scrisse qui sul forum della sua coscienza; si faceva scrupoli ad uscire credo senza abbigliamento tecnico o cose del genere, pensando ad una eventuale caduta e le conseguenze a trovarsi senza protezioni. Il mio pensiero è che si debba utilizzare la moto con tutte le cautele del caso e lo stesso vale per le corse, se corri in mezzo ad alberi e case il rischio aumenta in modo esponenziale, ma i piloti questa cosa "non vogliono" pensarla. Non sono in grado di dire se questo era il momento giusto per pubblicare un articolo del genere, ma certamente è una cosa che dovrebbe essere affrontata, perchè il pilota vuole correre e basta e non pensa al pericolo, ma gli organizzatori invece dovrebbero. |
La tragedia è orrenda e ineluttabile.
Purtroppo, sono le tragedie che mettono sotto i riflettori i problemi, gli errori e le incongruenze. Le gare su strada con le moto attuali sono tutto ciò, una follia. Bisogna cogliere il momento per denunciare e, magari, gridare un "basta!". Inviato dal mio SM-S908B utilizzando Tapatalk |
Se il video che ho visto io dell'incidente è "vero"
Poteva capitare anche in pista quello che è successo anch'io ho reagito come il giornalista, ma vedendo quello che è successo mi sono rimangiato il pensiero |
Ciò nn toglie che nella gare su strada in moto di morti ve ne sono tanti, troppi. Anche tra il pubblico a volte.
Se penso a quando, da ragazzo, partecipavo alla Fasano-Selva ringrazio il cielo che non sia successo nulla. Con il senno della maturità, era davvero una follia. Inviato dal mio SM-S908B utilizzando Tapatalk |
I Dunlop ne sanno qualcosa
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Nessuno ti obbliga a partecipare, e se lo fai ti assumi i rischi, soprattutto piloti professionisti come Luca.
Succede in pista come su strada come con i paracadute, i mezzi pubblici e tutti gli sport estremi in generale. è morto facendo quello che voleva, unica consolazione. |
Forse è soltanto il momento sbagliato per parlarne.
Come a tavola, mentre si mangia, parlare di argomenti scomodi. Non è il momento.... Tanto non c'è l'opportunità di salvarne uno domani. |
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