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Vestiario. Pelle o tessuto sintetico?
Ora che dopo qualche anno sto ritornando in sella, ho scoperto con grandissima tristezza che nella mia vecchia e gloriosa ed abrasa tuta in nubuk Atlantis del'99, sembro una "luganega ciuciada". Appena non trattengo più il respiro partono i bottoni automatici come i proiettili di una Browning.
Io sono tanto affezionato alla pelle, ma vorrei essere visibile, sicuro e viaggiare nel massimo comfort. Devo convertirmi anch'io alle variopinte tute moderne in tessuto? Quella tuta Atlantis mi ha salvato almeno una volta dallo spellarmi come un coniglio: le tute tessili hanno la stessa resistenza? Devo rifare tutto il vestiario, a parte stivali e guanti. Si accettano consigli, che sono rimasto indietro come le palle del cane. Inviato dal mio motorola edge 30 neo utilizzando Tapatalk |
Dimagrire, che ci guadagni 2 volte.
Visto che almeno ci entri vuol dire perdere 7/8kg per marzo sei già pronto |
Io sono riuscito a trovare un pantalone nuovo in bmw a Milano ed una giacca usata come nuova a Roma per una cifra accettabile. Magari, a cercare bene, qualche Atlantis ancora la si trova.
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Sto dimagrendo, a dir la verità. Periodo stressante. La moto mi aiuterà a scaricare le tensioni e a diventare più "focus". Che non è il nome in latino della foca.
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Caduto con la pelle e la tuta è diventata più bella (dainese Frazer). Caduto con cordura sempre dainese e sono tornato acasa con le gambe nude e gli stracci al vento e buttato nell'immondizia.
Se la domanda era il tessuto di oggi resiste come la pelle di ieri la risposta è no purtroppo |
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Il problema è che dopo aver avuto l'Atlantis tutto il resto è noia
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Io voto per una nuova atlantis.
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Poi stanno facendo anche tute sintetiche https://viruspower.it/ però siamo agli inizi. Chissà se si arriverà al mototurismo. Per cui segui il primo consiglio o trova una Atlantis più grande. Altra opzione: guidare in modo più prudente (ognuno ha il suo) diminuisce le possibilità di cadere. |
Dovessi tornare indietro qualche decina d'anni non riempirei gli armadi di giacche giubbini pantaloni e completi vari...ma acquisterei solamente il miglior completo invernale sul mercato ed il miglior completo estivo e per un po di anni girerei tranquillamente 😂😂😂
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Un capo in tessuto certificato in classe AAA supera gli stessi test di un capo in pelle certificato in classe AAA...
Ora che la certificazione è obbligatoria si fa presto a capire quale capo è più indicato per l'uso che ne vogliamo fare, prima era molto piu difficile |
comunque la mia non era una battuta, stavo guardando i prezzi, si parla di un 800 euro per la giacca e 600 per i pantaloni :rolleyes:
A meno che non siano distrutti cambiarli per una taglia in più è un pò...mah |
Tieni conto anche di un abbigliamento da abbinare ad un airbag bag.....
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Anche io sto nella tua stessa situazione e voto per il dimagrimento. Se ci entri con i bottoni sotto pressione, perdere tra i 6 e 8 chili dovrebbe farti scendere di una taglia.
Le tute in tessuto proteggono bene, come dice Bistex sopra. Penso sia solo una questione di modalità d'uso. Io, negli anni, non mi sono mai trovato così bene in sella come sto con la tuta di pelle intera che normalmente uso in pista. Ogni tanto ci uscivo anche con il GS. Ma parliamo di giri in moto su strada dove mi fermavo solo per fare benzina e una volta tornato in garage. Già se fai un minimo di socialità... magari il discorso cambia :lol: L'unica cosa che mi viene da dire è che qualsiasi caso in pelle, si adatta alla forma (a pera) dei nostri statuari fisici. La roba in tessuto zero. Un bel capo in pelle è (per riutilizzare una forma usata in apertura da Viggen, ma con significato diverso :lol: ) the dog's bollocks. |
da persona che viaggia sempre in tuta di pelle, il mio suggerimento è facile da intuire, però...
in ogni caso, qualunque sia la tua scelta ti lancio alcuni aspetti da tenere in considerazione. valuta il grado di certificazione dell'indumento. A , AA, AAA. chiaramente meglio AAA e viene fornito solo dalle tute in pelle (almeno fino ad oggi non ho trovato altri tessuti che diano AAA). (sul libretto dell'alpinestar viene riportato che la certificazione A assorbe abrasioni fino a 50 km/h, la certificazione AA fino a 70km/h la AAA fino a 120km/h. ed anche la resistenza delle cuciture va ad aumentare con l'aumento delle lettere) valuta il grado di protezione delle protezioni interne. meglio spendere qualche soldo in più ed avere protezioni di grado alto. detto questo... buon divertimento per l'acquisto. |
La giacca Klim Badlands ha certificazione AAA ma credo sia l'unica in tessuto che ce l'ha.
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La cordura è nylon, la sua resistenza all'abrasione è nulla, 0,5 sec...
Ci sono capi tecnici in tessuto certificati in grado di resistere all'abrasione, al taglio ecc... come questi https://pmj.it/collections/uomo/prod...39987011518530 ...tra l'altro fatti in Italia veramente |
Per un motociclista che rimane per molte ore in sella oltre alla sicurezza in caso di sfiga,che indubbiamente e' importantissima...e' necessario anche tener presente la comodita' e la praticita' dei capi indossati,per questo motivo moltissimi viaggiatori utilizzano completi in cordura o materiali simili.
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@zoria concordo.. Sono consapevole che l'abbigliamento in pelle è più sicuro, ma per me è invivibile per buona parte dell'anno (ho anche una giacca in pelle traforata ma d'estate ci faccio la schiuma dentro)..
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Dipende anche che moto hai e che uso ne fai, turismo / lavoro vai su tessuto cordura, se proprio vuoi esagerare a livello di prezzo e anche leggermente qualitativamente BMW, altrimenti Dainese che è anche ottimo prodotto, metti in conto pelle dai 1000 in su e in cordura 700/800.
Prenderei anche in considerazione il dimagrimento oppure se sei super affezionato e non vuoi cambiare da un buon sarto e riadatti l'abbigliamento ;):toothy2: |
Una volta c’erano solo la pelle e la lana…
In passato (25-30 anni fa) ho avuto un paio di belle giacche da moto in pelle, una Spidi nera ed una Spyke bicolore grigia/bianca… con la Spidi ci andavo anche in giro la sera (senza le protezioni), era bellissima! Quando ho compiuto i 50 (6 anni fa) volevo regalarmi la giacca Atlantis, che mi è sempre piaciuta da morire: ho fatto diventare matta la ragazza del concessionario per provare diverse taglie, anche una di quelle “speciali”, ma alla fine nessuna mi calzava in modo soddisfacente… o troppo corta in vita, o maniche troppo lunghe, o troppo larga davanti (sarò fatto male io) ! Abbastanza dispiaciuto di questa cosa, alla fine ho ripiegato sulla Streetguard. A distanza di 6 anni è invecchiata sicuramente meno bene di come avrebbe fatto la Atlantis, ma sono contento di aver preso lei e non la Atlantis: me la sono goduta moltissimo e l’ho usata in un range di temperature molto ampio, credo parecchio di più di come avrei potuto fare con la Atlantis. La pelle ha indiscutibilmente più fascino, è più resistente e, se mantenuta bene, diventa ancora più bella da vissuta, col trascorrere degli anni… ma è anche pesante, da nuova e per un bel po’ di tempo è molto rigida e fa soffrire un po’ di più prima di “conformarsi”, di solito non reagisce molto bene agli acquazzoni prolungati e ha una manutenzione più impegnativa. Inoltre ha un comfort termico inferiore, che si può implementare col freddo ma poco si può fare col caldo… Su strada ho avuto un incidente, avevo normali jeans e mi sono scartavetrato l’esterno coscia: con la pelle non sarebbe successo quasi nulla, con un pantalone in tessuto tecnico serio non lo so, forse sì ma sicuramente in misura minore. Per me l’abbigliamento moto deve essere più confortevole possibile, sia come vestibilità che come termicità o ventilazione, e questo comfort alla lunga si traduce anche in una maggior sicurezza passiva, perché se soffro meno il freddo o il caldo mi stanco meno e sono più vigile e attento Al giorno d’oggi quindi, con i progressi fatti in campo tessile, non tornerei ad un abbigliamento in pelle, parlando di utilizzo turistico: l’unica applicazione che trovo intonata è nelle tute sportive per la pista, dove effettivamente la maggior resistenza all’abrasione può fare la differenza, vista la maggior frequenza di scivolate. Per l’utilizzo stradale/turistico un buon capo in tessuto secondo me offre molto di più della pelle, e ne esistono con rinforzi in Kevlar nelle zone più esposte in caso di scivolata che dovrebbero proteggere piuttosto efficacemente, anche se forse non a livello della pelle. Certo, dopo una caduta magari saranno da buttare ma… - ogni quanto si cade in moto? - anche una giacca o un pantalone in pelle reduce da una scivolata qualche danno lo riporta… potrà continuare a essere servibile e per qualcuno le “cicatrici” potranno addirittura accrescere “l’onore” [emoji16], ma non si può certo dire che che un capo in pelle tutto grattugiato sia un bel vedere… My two cents Tapatalk |
concordo su ogni parola dell'amico Gonfia, ho fatto le medesime esperienze. Ho ancora un giubbotto di pelle anni 80 con addirittura le patch dell'epoca, ma lo uso di rado, e' rigido come un baccala'.
In passato ho avuto anche una giacca belstaff originale, di quelle in cotone paraffinato. A suo tempo (anni 50) avranno avuto successo perche' non c'era altro, perche' al di la' di farci il fighetto a passeggio (a piedi) , per andare in moto una porcata del genere non la vorrei manco regalata. Per fortuna c'e' chi le cerca e riuscii a venderla alla pari dopo anni. Faceva meglio mio padre dopo la guerra, invece che usare quelle porcherie aveva un bel giubbotto dell'aviazione americana, dopo la guerra li regalavano praticamente, nuovi. Oggi chissa' cosa varrebbe (Gldani lo sa di sicuro) |
Quoto Zoria#19 e Gonfia#22
Ho usato per anni la “mitica” Atlantis…, comoda e stilosa, …ma oggi non la sopporto più: troppa calda d’estate, troppo fredda d’inverno. Mi pare che i capi della Clover abbiano un’ottima vestibilità, sottolineo mi pare. |
Io ho un paio di completi in pelle di cui uno preso qui sul mercatino di Qde della BMW che è morbidissimo e piacevole da usare.
Ovviamente ha poco range termico ma nelle "mezze stagioni" e se non devo stare via più giorni me lo godo alla grande. Inviato dal mio Pixel 7 utilizzando Tapatalk |
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