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Il mondo si è ristretto
Prendendo spunto dal thread di Aspes sulla nostalgia dei bei tempi andati, voglio condividere con voi un pensiero che mi è balenato per la mente mentre leggevo resoconti di viaggi motociclistici.
In un mondo del quale conosciamo sempre di più e sempre più globalizzato, provo una certa invidia per chi negli anni passati ha viaggiato in maniera un po' più "avventurosa". Mi spiego meglio: quando devo organizzare un viaggio utilizzo tutta una serie di dispositivi (forum, navigatore, street view, booking, ecc..ecc..) che mi consentono di ottimizzare il tutto, ma che - a mio parere - tolgono anche molto fascino all'esperienza (per esempio: uso molto street view per vedere dove sono gli alberghi, in maniera tale che quando arrivo nelle vicinanze vado a colpo sicuro). Tolgono la scoperta dell'ignoto, tolgono le esperienze casuali, ecc...ecc.. Oggi andare in Spagna/Portogallo/Capo Nord (o dove volete) è quasi una banalità, mentre in passato era un viaggio importante. Si incontravano molte differenze fra il proprio stile di vita e quello del posto che si visitava, si vedevano cose effettivamente nuove ed "esotiche", mentre oggi mi sa tutto un qualcosa di già visto. Voi cosa ne pensate a riguardo? Immagine, non mia, a titolo esemplificativo: https://1.bp.blogspot.com/-WHu6vx3kv...0/IMG_0726.BMP |
Assolutamente daccordo!
A fine del secolo scorso partii per un "giro" in scooter. A caso. Son finito a Gibilterra, comprando vestiario per strada e dormendo dove capitava. Avrò perso cose bellissime, che non sapevo ci fossero e non ho visto, ma sono stato d'incanto. Lo stesso quando partivo per girare (sempre a caso) con l'Interrail. L'itinerario era determinato dalle persone che conoscevo e a casa nemmeno sapevano dove fossi finchè non telefonavo. Ora l'ultima volta che ho saltato una chiamata serale all'augusta genitrice (piuttosto "andata" causa età) perchè ero rimasto in una grotta, l'ho recuperata dai Carabinieri. Ma sto divagando... |
... che siamo vecchi :dontknow:.... comunque quoto ogni considerazione, nel 1984 partii con l'xl600 con 3 amici, senza meta, senza carte, e siamo finiti fino in ungheria fermandoci in posti che neanche ricordo ..... solo il gusto della scoperta e dell'incoscienza. oggi come dicevi, siamo molto agevolati dai moderni strumenti che ci permettono un viaggio più soft ..... che vista l'età, purtroppo :mad::mad:, non è poi così male :lol::lol:
... giro cmq ancora in tenda |
Viaggio ancora cosi' (diciamo viaggiavo :mad:).
Una meta "di massima", qualcosa di "imperdibile" in qualche tappa intermedia, e poi via "alla ca@@o", senza prenotare, senza caricare strade sul navigatore, senza comprare guide turistiche prima di partire. Forse sono troppo estremo, ma come spiegato bene sopra di un viaggio mi interessa la scoperta, e seguire le emozioni. Penso che dal pc di casa sia impossibile immaginarle a priori, sia impossibile prevedere di fare amicizia su un traghetto con un tizio su un'Harley e decidere di fare un pezzo di strada insieme, o prevedere di bucare una gomma. Non mi importa se perdo qualcosa, mal che vada quel qualcosa sara' la tappa "imperdibile" del prossimo viaggio.. Adoro perdermi. La tecnologia la uso verso sera. Quando sono quasi stanco mi fermo a bere un caffe', cerco un albergo che mi ispiri nel raggio di 1h di strada, lo metto sul navigatore e via. |
Forse, ma non so perché si aveva più tempo?
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Anch'io tendo a non programmare troppo..
Una destinazione di massima.. un abbozzo di itinerario che comprenda le cose che potrebbero interesarmi, giusto per farmi un'idea.. giorno per giorno poi vado "a sentimento".. Lo zingaro quando gli gira, gira! (cit.) |
Da solo ho sempre viaggiato senza prenotare, fino al 2019.
Poi Covid, viaggi in coppia, e per il quieto vivere della mia compagna, tutto già prenotato in anticipo. Mi piaceva di più prima. Anche perché oggi ci sono pure più strumenti per gestire gli imprevisti, quindi di cosa bisogna preoccuparsi... bisogna preoccuparsi solo dell'essenziale, cioè di metterci in condizione di fare quello che ci fa stare bene. P.S. già si pianifica tutto al lavoro, in ferie "anche no" (jm2c) |
io ricordo che l'avventura era calcolare i soldi da portarsi dietro, per noi ragazzi esisteva solo il contante ed era meglio non restare senza...attrezzi poi mi portavo un'officina, anche oggi peraltro non scherzo....:lol:
in compenso abbigliamento tecnico jeans e superga |
L'idea di avere un appuntamento fisso ogni sera mi farebbe venire l'ansia e passare la voglia di partire..
Già per prenotare i traghetti mi devo autoconvincere.. Lo zingaro quando gli gira, gira! (cit.) |
Comunque non siamo obbligati a usare la tecnologia... "fisicamente" basta spegnerla, certo più difficile è riuscire a farlo sapendo che c'è.
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Due palle! Prima o poi il coso glielo volo da qualche parte |
Beh, non siamo nemmeno obbligati a usare la badante..... hihihi
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:lol::lol::lol:
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Il viaggio su 2 ruote che ricordo come più bello è stato su un PX 125 con i mie 2 migliori amici (ognuno con la sua) dove dirigendosi verso sud siamo arrivati a San Benedetto del Tronto, tagliato verso Livorno, poi Imperia e rientrati a Torino, una cartina zero prenotazioni o itinerari.
Adesso sono in discussione con mia moglie perchè questa estate andiamo in Bretagna e lei vuole prenotare tutti gli alberghi :mad: 2 coglioniiiii Tra l'altro con una App di booking trovi velocemente da dormire, non è più come una volta che dovevi girare e chiedere. Avessi soldi sufficienti per non lavorare sarei in giro in moto "a cazzum" per 8 mesi l'anno. |
il mondo motociclistico si è ristretto perchè in due terzi rischi la pelle solo per il fatto di esserci entrato.
un amico nei 70 si fece il mediterraneo, partendo da genova in una direzione e tornando dall'altra dopo varie settimane il geometra con cui ho iniziato a lavorare aveva in studio una foto col suo guzzone sotto un mujaeddin con cammello: un giorno aveva preso la moto ed era andato a fare un giro in afghanistan provateci adesso! |
Sono andato 3 volte a Capo Nord, alla spera-in-dio.
Trovato sempre da mangiare e dormire senza problemi. Adesso, per andare a Besançon, prenoto l'albergo con parcheggio... I viaggi pianificati non me li ricordo, quelli fatti all'avventura li ho stampati nella memoria. Sarà che sono passati 30 anni... |
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Basta banalmente leggere in questo forum nella sezione viaggi/turismo: report, fotografie, tracce, consigli e chi più ne ha, più ne metta. Puoi anche fare a meno di viaggire che sai già tutto e hai già visto tutto :lol: |
È vero, il mondo si è ristretto per certe attività ma allargato per altre.
Vogliamo andare a fare il week end a Parigi ? Con 100 euro si va e torna Erano bei tempi? Proprio no, c'erano guerre ovunque. Solo che avevamo 40 / 50 anni in meno e tutto sembra bello Il Magic bus, la rotta che portava in Nepal e India passando da Afghanistan e pakistan... Personalmente ricordo bene sia i viaggi alla ventura che quelli prenotati. Dipende dove si va |
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Ma non solo le strade studiate sulla cartina fanno ricordare molto meglio il percorso. Cerco di mantenere questo atteggiamento anche adesso. |
Guarda, ti dico come faccio io (/noi, in famiglia).
Essendo giovani, entrambi ci segnamo le cose da vedere cercando online.Da questo punto di vista è lo stesso metodo di una volta, prima sulle guide e ora al pc. Poi le vediamo ad una ad una, volta per volta puntando il navigatore verso la meta successiva. Se dopo 5 minuti capiamo che non ne vale la pena ce ne andiamo, se è favoloso rimaniamo fin quando vogliamo. Non siamo schiavi della tabella di marcia e di dove dobbiamo dormire, teniamo solo conto del volo di rientro o del giorno di rientro, a seconda dei casi. Se c'è da fare una deviazione la facciamo e lasciamo spazio all'improvvisazione. Perdiamo qualcosa strada facendo? Pazienza. Scopriamo qualcosa di meglio in corso? Ottimo Non siamo schiavi della tabella di marcia e delle prenotazioni. Anzi, da questo punto di vista apprezzo la facilità con cui si riesce a trovare in 5 minuti una sistemazione per la notte. Facciamo un massiccio uso di social, smartphone e pc ma ciononostante quando ci muoviamo siamo un po' cazzoni |
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https://youtu.be/askePCSn_tQ Che bello dev’essere stato il medioriente in quegli anni… Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
I viaggi mi emozionano tutti, sia quelli di una volta, alla cazzara, sia quelli di adesso, fin troppo programmati.
Però effettivamente il problema (per me) è riuscire a limitarsi, con 'ste nuove tecnologie. E' una bella comodità avere molte informazioni, ma finiscono inevitabilmente per diventare troppe, e quindi paradossalmente a crearmi stress, anziché levarmelo. Ho sempre paura di perdermi qualcosa di fondamentale in un posto dove magari non capiterò mai più. Questo - in senso più ampio - è uno dei motivi per cui preferisco non avere uno smartphone: so già che finirei con l'abusarne :mad: Non so però dire quanto i viaggi di una volta fossero realmente più poetici, e quanto - invece - incida la nostalgia per la gioventù e la sua spensieratezza. |
C'è da fare un distinguo.
Se la tecnologia serve per fari scoprire luoghi che mai avresti scovato (posso assicurarvi che ci sono indigeni che ignorano l'esistenza di certi posti pur avendoli sotto al naso) ben venga. Io prima dell'avvento di internet per un viaggio mi documentavo tramite libri, riviste, documentari, ora lo faccio tramite il web, in fondo è la stessa cosa, poi si partiva senza tanti problemi e ansie, lingua compresa. Quello che proprio non riesco ad accettare sono le tabelle di marcia alla Furio o la continua ricerca di recensioni o consigli pur per trovare un tabacchino. Se sono rilassato in spiaggia o in un bosco a passeggiare o in moto a farmi 2 pieghe l'ultima cosa che voglio è star a prenotare il ristorante. |
Personalmente trovo che la fase di pianificazione sia parte integrante del piacere di viaggiare ..
Scegliere la meta, cercare i posti interessanti o le strade curvose.. su Gmaps ho oltre un centinaio di posti salvati come "da vedere".. Poi sul momento decido.. Mi lasciano un po' lì quelli che chiedono le tracce da seguire ciecamente o che pianificano minuto per minuto.. ed anch'io ho i giorni contati, non è che posso scialare.. Lo zingaro quando gli gira, gira! (cit.) |
Partito con amica 1980 ...ducati scrambler usata...senza cartina geografica...senza tenda solo sacco a palo in due...meta MAROCCO...via Francia poi Spagna...pochi Traveler's chequein tasca...dopo due mesi e mezzo siam tornati . Pesavo meno 8 kg
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