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Compriamo moto italiane
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Beh, a parte Piaggio che ha un mercato diverso, Guzzi e Aprilia stanno sfornando novità interessanti. Perché dovremmo mai snobbarle?
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Io il mio dovere l'ho fatto... Garage 100%Made in Italia (Multistrada V4S, Guzzi V7 850,Vespa Primavera 150), e bisogna riconoscere che sono veramente belle (e non solo)
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Ottime scelte complimenti :D
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Personalmente mi fermo alla R1200R, ma se dovessi andrei oggi come oggi su GUZZI ;):toothy2:
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Comprare italiano non va però interpretato come una scelta nazionalista o sovranista, come si usa dire adesso, ma il frutto di un sano confronto su quanto offre il mercato. Il gruppo Piaggio ora assume perchè, finalmente, dopo tanti anni di immobilismo che hanno portato Guzzi ed Aprilia sull'orlo della scomparsa, gli azionisti hanno cacciato il grano e hanno ricominciato ad investire sviluppando prodotti molto interessanti e con prezzi competitivi. E lo stesso ha fatto Ducati con i soldi di Audi. Quindi ben vengano prodotti italiani validi che sappiano farsi valere non solo per "patriottismo" ma anche che siano appetibili sui mercati mondiali.
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Ben venga una rete di assistenza degna di questo nome......
Io acquisterei anche, come ho già fatto più volte in passato ma, invariabilmente, una volta uscito dal concessionario con la moto nuova, tutti i problemi son diventati Problemi. Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk |
Eh… in casa Ducati ci sono un paio di oggettini….
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Acquistato Aprilia una volta.... nn mi ci vedranno mai più... il meccanico, dopo innumerevoli problemi, mi ha detto... per favore ... nn portarla più in questa officina...
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A priori preferirei SEMPRE acquistare italiano, ma non voglio essere preso in giro. |
Io ho avuto una Guzzi, che ricordo ancora con nostalgia.
Però sono stato fortunato, perché abito a pochi km da due personaggi che erano dei "guru" delle Guzzi. In caso di problemi (pochi in verità) ero sicuro che avrei ricevuto l'aiuto necessario. I due guru, ormai, non ci sono più e punti di assistenza neanche. Guzzi ultimamente ha fatto delle moto interessanti. Sistemiamo l'assistenza e ne riparliamo. |
Questo è (è stato?) il grande problema delle moto italiane, la necessità del "guru"..
La possibilità, più o meno remota, che la moto mi si pianti durante un viaggio e che non basti un comune meccanico ma necessiti del taumaturgo superesperto mi mette ansia.. Anche solo per il giretto dietro casa.. E giro solo in Europa, in posti civilizzati.. La nomea ammazza il mercato.. |
Il guru serviva perchè per troppo tempo la produzione nazionale è stata costituita da prodotti ancora in gran parte artigianali, con standard di controllo qualità scadenti o assenti, non completamente industrializzati nel senso moderno del termine. Quindi l'esperienza dell'aggiustatore meccanico, conoscitore di tutti i difetti e di come rimediarli, era indispensabile per tenere in efficienza il mezzo. La Moto Guzzi del passato era un museo proto-industriale a "cielo aperto", fino a non pochi anni fa si usavano macchinari del tutto obsoleti e non adatti a rispettare con costanza le tolleranze di lavorazioni richieste da motori moderni. Nel campo della subfornitura era ancora peggio, c'erano officine meccaniche che fino a 20 anni fa lavoravano ancora con utensil non controllati da computer, dove solo l'esperienza dell'operaio poteva garantire la qualità necessaria.
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Non importano i guru, tanto non li ha nemmeno la concorrenza straniera..... basterebbero dei seri professionisti che rasentino la decenza, merce quasi introvabile in Piaggio & C.
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Per fortuna che Piaggio è leader e grande player mondiale sugli scooter.
Il resto sopravvive grazie ed esclusivamente ai numeri di Beverly e Co. |
Vedo che periodicamente ritorna questo tema, veramente fuori dal tempo, come se la produzione di una moto avvenisse in un solo Paese. In realtà sappiamo che il problema è molto, molto più complesso. Di che nazionalità è la Benelli, di proprietà cinese, progettata in Italia con molta componentistica italiana? Di che nazionalità è la Ducati, che non solo è di proprietà Audi, ma che produce alcuni modelli in estremo oriente? Di che nazionalità è la rinata Fantic Motor, che progetta e costruisce in Italia, ma monta motori costruiti in Cina? Di che nazionalità è la Bimota, progettata in Italia, di proprietà italo-nipponica, che monta motori Kawasaki? Di che nazionalità sono le Honda costruite ad Atessa? Vogliamo parlare della Moto Morini?
Siamo in un mondo dove, porsi il problema della nazionalità di un oggetto, è un esercizio di retorica, fuori dalla realtà. |
Non direi.
Se di un oggetto c'è il 75% di valore aggiunto generato in Italia o in Vietnam è ben evidente che il primo è un "prodotto italiano" e il secondo no. Non serve andare a cercare la vite del primo fatta in Thailandia per poi esclamare che "AH! vedi che non è italiano?!". Oggi ci sono moto con alto valore aggiunto generato in Italia, penso a MG e Aprilia che progettano E costruiscono qui, anche se ovviamente non al 100% con componenti italiane, che però è irrilevante. |
Oggi ho visto (di sfuggita) una Morini x-cape. Non mi è parsa nemmeno brutta...
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La mia parte l'ho fatta. Venduto Kawa per una V85TT. Devo dire però che, nonostante la motina sia ottima, avere i Guareschi brothers a pochi km da casa mia ha fatto pendere l'ago della bilancia!
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e nonostante ciò appena uscita la v85 registrava decine di utenti che lamentavano perdite olio dal Cardano...come se per Guzzi fosse una scelta tecnica inconsueta...mah speriamo bene.
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@ebano81 proprio una delle situazioni che mi fanno stare lontano dalle moto italiane, con che serenità si può affrontare uu giro su un mezzo poco affidabile sin da nuovo?
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Sono passati quasi 40 anni quindi altri tempi. Durante un viaggio verso oltralpe si ruppe il cavo del contagiri a Brescia e quello del tachimetro a Bolzano dell 850 t5. Il giorno dopo andai in concessionaria e...mi mandarono in magazzino a cercare i pezzi per poi farmeli montare da me in officina con i loro attrezzi. Da allora per 33 anni solo BMW
Ducati è un veicolo progettato e costruito in Italia con componenti del mercato mentre Benelli è 100% cinese, dalla progettazione ai componenti cinesi all'assemblaggio in Cina oppure non ricordo dove in sudamerica per i mercati locali |
E' una caratteristica Guzzi, non è un difetto.
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...quante stronzate... si può dire? :confused:
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