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Ma chi l'ha detto che le jap erano perfette?
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Nessuna moto è perfetta.
Le giapponesi di quegli anni peccavano molto a livello telaistico (ma è una cosa risaputa). Negli anni hanno saputo però eliminare molte delle magagne comuni un po' a tutti i 4 marchi. Di certo hanno sempre migliorato i propri prodotti, senza adagiarsi troppo sugli allori, come fatto dagli inglesi fino agli inizi degli anni 70 e anche gli italiani. |
In garage ho: due moto giapponesi, una moto indiana, una moto italiana ed una moto tedesca.
Indovinate qual è l'unica che perde olio? :lol: |
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altrimenti direi ita Sent from my iPad using Tapatalk |
L'indiana ha forti ascendenze inglesi.
Cmq la risposta è: nein! |
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:lol: |
sarà ... bmw ??;)
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voto tedesca :lol:
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La mia è una tedesca atipica, col bicilindrico frontemarcia Rotax.
Non brucia olio ma, per non sentirsi sminuita, segna il territorio. :mad: |
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ai tempi d`oro si perculavano gli amici ducatisti sui migliori cartoni da tenere sotto la moto nel box…… e si, conosco la qualità inglese….ho un defender…se non gocciola olio è ora di rabboccare |
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in italia ne hanno vendute tre, sopratutto per l'estetica un po' infelice. Era quella con la catena in carter stagno in bagno di olio speciale. Tutte le case hanno fatto le loro moto "fallimento", e volendo divertirmi te le elenco in successione, cosi' a naso pochi anni dopo per esempio la guzzi si butto' improvvidamente nella nuova moda dei cerchi da 16 montandoli a tappeto su moto nate per il 18, rendendo inguidabili moto prima note per la loro ciclistica impeccabile. la kawasaki fece seguire alla riuscitissima gpz 900r del 84 una imbarazzante e pachidermica mille un paio di anni dopo, e via discorrendo.
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La Z1300 era bellissimissima...
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In genere però si impegnano molto nel correggere gli errori, se ne vale la pena. La moto che citi non valeva lo sforzo economico, ricordo di avene vista solo una, tanti anni fa. Poi, hanno soppresso la produzione della Supertenere, che non riusciva a fare numeri degni di vendita, pur essendo una moto valida (ma forse non in linea con quanto richiesto dal mercato). |
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Z1300 ,Meccanicamente si , 6 cilindri e iniezione, una ficata al tempo,
ma era senza carena, che ci facevi di quel bestione se oltre i 100 raccattavi moscerini a tutto spiano sui denti ??:( altro flop ?? ducati paso, non fu capita perche la carena sigillava tutto e non si vedeva una vite, al tempo tutti volevano vedere il motore (anche ora..) io invece la trovavo geniale... stessa storia bmw K1 (bellissima..) Honda vf1000 con ruota da 16 , giudicata da tutti pessima di guidabilità.. |
Non ho detto fosse pratica, ma solo che mi piaceva (e mi piace ancora) tantissimo.
Avrò qualche perversione nascosta... |
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Mi son sempre chiesto perché non si applichino per cercare una soluzione (anche estetica) in tal senso. Si potrebbero avere tutti i vantaggi della catena (economicità, mettere il motore come si vuole, possibilità di variare il rapporto di trasmissione finale, leggerezza, evitare reazioni strane della sospensione posteriore, ecc...ecc...) uniti a quelli del cardano. |
molte moto dell'est avevano la catena in carter chiuso, ricordo le jawa da regolarita'. PEr loro era importante con le strade che avevano.
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La 1000 RX era dinamicamente inferiore alla GPZ 900. Pur adottando un telaio bi trave in alluminio ( e box ), pesi e dimensioni pachidermiche la rendevano molto lontana dalla 900. Tanto che quest’ultima, pur equipaggiata con un banale doppia culla in tubi tondi, rimase per anni in listino.
Resta il fatto che la GPZ 1000 RX era una moto comoda, velocissima, e robusta. Si può definire l’antesianiana della più fortunata ZZR 1100. Un mio caro amico gira ancora con una delle ultime 1000 RX... un color Champagne abominevole.... la moto ha 180.000 km, e va che è una bellezza. Dpelago Ducati MTS V4 |
Intendete la zx 10 tom cat ?
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