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Triumph tutte made in India ?
Ho letto che già da anni i modelli 2 cilindri vengono prodotti in India e Thailandia .. ma i modelli 3 cilindri?
Non trovo notizie al riguardo Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk |
Sempre in Thailandia.
Solo Roket3 in allestimento speciale viene fatta in Inghilterra. Due e tre cilindri, tutte made in Asia. Before: Triumph Now: Thaiumph Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk |
Nooooooooooo, disperazione per il mio tigrotto 900.
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Perché ?
Se va bene, non vedo il problema... Oramai la vecchia Europa è, appunto, vecchia, gli altri si sono svegliati, noi dormiamo sulle glorie passate, che sono, appunto, passate. Una volta gli orientali copiavano e male; da un bel po' di anni (a parte forse lo stile) fanno ottimi prodotti, che molte case blasonate rivendono pavoneggiandosi e facendoci sopra una notevole cresta. |
Più che una questione di qualità del prodotto il fastidio è appunto dato da costruttori europei che "pavoneggiandosi fanno grosse creste".
Non ho nulla contro i prodotti orientali, beninteso quando non sono frutto di palesi violazioni di copiright o design. La questione è la solita, delocalizzano e impoveriscono il tessuto sociale del paese storico del marchio in oggetto, continuando però a fare leva su quella identità. Questo mi fa veramente incavolare. Poi ogniuno, in coscienza, fa ciò che preferisce con i propri soldi. Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk |
Perchè se compro triumph è anche perchè è inglese. Se non lo è non mi interessa più.
Da appassionato sono fatto cosi. Es. se voglio il made in italy, non posso tollerare sia fatto da altre parti. |
penso che abbiate pienamente ragione. QUesto a prescindere dalla qualita' del prodotto. Se a me costa tanto come se lo facessero qui e incremento solo il guadagno della casa, che se la tengano.
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Se le facesse qui, una casa piccola come Triumph le dovrebbe far pagare più di una Ducati...secondo voi venderebbe?
Carpe diem |
io la penso come Aspes e come Paolo33
come scrive paolo Triumph mi piace (va) perchè inglese, fatta da inglesi e in uno stabilimento inglese... come scrive Aspes siamo di fronte all'ennesimo bravo gruppo di impreditori che delocalizza con il solo e squallido interesse per i profitti... A questo punto Asia per Asia prendo una Royal Enfield..almeno spendo poco. e la nuova Royal 650 non è affatto male |
Addirittura...squallidi interessi...io pensavo facessero beneficenza come tutte le altre case motociclistiche!
Carpe diem |
ah ah ah ah...
in effetti ho scritto una cavolata.. La verità è che quando si parla di moto il cuore mi offusca il cervello |
Quote:
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Ducati è di proprietà Audi
Carpe diem |
Ora ho capito perché dallo scarico della Bonneville del mio amico esce odore di curry e cumino....e io che pensavo fosse il catalizzatore
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Il problema è che tra un po' dovranno iniziarsi a tenere un po' tutto, visto che... digiamogelo... più o meno qualunque motocicletta è producibilissima nella peggiore delle fogne.
Già con le auto è un po' più complicato... eppure un sacco di modelli ormai vengono delocalizzati. E sempre della serie "digiamogelo"... a far ridere sempre di più potrebbero essere realtà tipo MV Agusta o Moto Guzzi, entrambe con affaccio vista lago... dato che io personalmente potrei essere più portato a fidarmi di più di una efficientissima catena di montaggio che produce centinaia di migliaia di pezzi l'anno con vista Gange. Se il prodotto deve essere di serie, più automazione c'è e meglio è, specie se questa è ben collaudata. |
unico problema per il futuro, e' che qui non si avranno più soldi per comperarle se non incominciamo a formarci per "nuovi lavori", e senza lavoro le moto non si comperano.
Ma quello non e' un problema delle aziende che nel frattempo venderanno dove si sono arricchiti (...si perché i cicli sono sempre gli stessi, anche se ora piu' brevi) |
... la verità é un’altra e vale un po’ per tutte le case. Se un prodotto costava 100 fatto in Italia o Inghilterra, adesso che é fatto da persone che guadagnano 100€ al mese, vorremo che i guadagni pazzeschi delle case venissero in qualche modo condivisi con i clienti semplicemente abbassando il prezzo che, quasi sempre, invece aumenta. Della serie cornuti e mazziati.
E non é che noi stiamo a guardare... semplicemente gli imprenditori imprendono dove conviene più a loro, senza badare a nulla. |
.... ecco. Sanny ha centrato il punto. Se non produciamo più niente, non avremo più nemmeno i soldi per comperare le loro moto, ma a quanto pare, ci sono paese emergenti dove si vende di più.
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A quanto pare?
In India Honda ha già diversi stabilimenti. Uno, quello della 350, dedicato proprio al mercato interno indiano che fa numeri di pezzi venduti da capogiro... altro che Europa. In Europa, già da tempo, tutte le grandi aziende fanno solo le briciole...la pagnotta è sopratutto Asia ma anche Sud America Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk |
Un rolex fatto in tailaindia non è più un rolex, se viene fatto là oltre a perdere di immagine, dovrebbe costare la metà ,o anche molto meno..... una speed fatta in tailandia non è più una speed da 18 cucuzze, io l'ho scartata anche x questo:mad:
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paragone correttissimo
cliente Triumph vuole un prodotto particolare, con storia particolare (e come storia ci metto anche il sito produzione) e, perchè no, anche con i difetti che hanno tutte le cose particolari.. Chissà perchè di questa delocalizzazione Triumph se ne è parlato molto poco. Quasi come se fosse stata fatta "in sordina".. non a caso ogni volta che chiedo ad un proprietario di Triumph dove viene prodotta la sua moto risponde sempre, con orgoglio, " in Inghilterra! " |
E se guarderanno sempre bene da dirlo al cliente.
Proprio perché certi meccanismi mentali sono universali. Probabilmente un Indiano che compra una KTM 390 la schiferebbe se fosse prodotta, dico così, in Pakistan. Proprio per orgoglio nazionale. Ricordo ancora quando da ragazzi le Honda made in Attessa erano considerate meglio di prodotti Italiani, perché era credenza (giusta) che la qualità Giappo unità ad una produzione locale fosse l'eccellenza. Al contrario delle Honda costruite in Spagna , mediamente meno curate e che arrugginivano presto. Stessa marca, diverso paese di produzione, diversa qualità , fosse anche solo percepita. Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk |
E' che di veri appassionati che si interessano seriamente di questi aspetti non c'è ne sono molti, adesso va di moda solo l'apparenza, il teatro del marketing, le case ti propongono la moto come una meditazione sulla spiritualità dell'esistenza, per conoscere se stessi, mica per conoscere le loro strategie commerciali :lol::lol::lol:
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Mha... sarei curioso di sapere quanti possessori di Triumph comprerebbero una moto made in India a quel prezzo. Secondo me una buona metà dei possessori del bicilindrico 800, sapendo che non è fatta in Inghilterra, comincierebbero a valutare una Royal Enfield.. l'altra metà la comprerebbe comunque.
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Paragonare Royal Enfield a Triumph mi sembra decisamente fuori luogo...e denota anche una certa pressapocaggine!
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