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Jennings, Gary - "Nomadi"
Ciao
Dopo averlo avuto sullo scaffale per mesi, finalmente l’ho letto. Per me era l’ultimo dei tomi di Jennings dopo l’Azteco (ed i suoi seguiti), Predatore e Viaggiatore, quello che mi interessava meno, perché il circo a me non dice nulla, ma quando l’ho visto dal Libraccio sui Navigli, prima del Covid, a 2 euro, mi sono detto “perché no?”. Che dire? Il solito stile Jennings, quindi grandi descrizioni, alcune forse inutili e prolisse, grandi avventure, un po’ di sesso, e via per .1400 pagine. Però non mi è piaciuto, troppe feste descritte nei dettagli, troppa fortuna per il “Florilegio di Florian” (il nome del circo), e un po’ troppi errori di grammatica e di traduzione. Se lo trovate a poco, e vi piace Gary Jennings, allora sì. Se siete pazzi per il circo, allora assolutamente sì. In tutti gli altri casi, si può spendere meglio il proprio tempo. Ciao R. |
A me all'epoca (1988) era piaciuto abbastanza, benché molto meno de "L'Azteco" e "Il viaggiatore".
Ero molto giovane, però: mi sa che proverò a rileggerlo con "gli occhi dell'anziano"! ;) Invece "L'autunno dell'azteco"... mamma mia, che vaccata. Quello sì, tempo perso! :( |
Io ho letto anche il Sangue dell’Azteco, confermo che, anche in questo caso, è meglio L’Azteco. Giusto dire che l’Azteco secondo me è il migliore di tutti i libri di Jennings, anche di Predatore (con protagonista molto particolare) e di Viaggiatore.
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